Giovedì 18 Aprile 2024

Anticipò omicidio nel suo romanzo, arrestato scrittore latitante

Il 41enne Daniele Ughetto Piampaschet è stato rintracciato oggi: aveva fatto perdere le sue tracce dopo la condanna

Anthonia Egbuna e Daniele Ughetto Piampaschet (combo Ansa)

Anthonia Egbuna e Daniele Ughetto Piampaschet (combo Ansa)

Torino, 25 luglio 2019 - Il 41enne Daniele Ughetto Piampaschet, aspirante scrittore condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione a 25 anni per l'omicidio della prostituta nigeriana Anthonia Egbuna, era pronto a fuggire all'estero. L'uomo - la cui latitanza è finita oggi - aveva anticipato il delitto nell suo romanzo. Fra le pagine del racconto, mai pubblicato, si trovano anche particolari legati al piano di fuga che ha tentato di mettere in atto. Nella sua casa i militari hanno trovato alcuni manoscritti che documentano il piano: l'idea era raggiungere Terrasini, in provincia di Palermo, dove si sarebbe appoggiato ad un appartamento in disponibilità della famiglia, per poi proseguire, molto probabilmente, alla volta della Tunisia.

Il torinese, che risultava latitante dal 13 luglio, si è sempre dichiarato innocente. Per i giudici, invece, sarebbe lui il responsabile della morte della prostituta con la quale aveva avuto una breve relazione. Il cadavere della donna era stato trovato con i segni di molte coltellate il 26 febbraio 2012 sul greto del Po, esattamente come ne ''La rosa e il leone'', romanzo che l'uomo aveva scritto e mai pubblicato. Daniele Ughetto Piampaschet fu assolto in primo grado, invece in appello era stato condannato a 25 anni e 6 mesi di carcere per omicidio volontario. La Cassazione nel 2016 aveva poi annullato la sentenza, rinviando il caso alla Corte d'assise d'Appello. Nei giorni scorsi la sentenza definitiva. Oggi l'arresto.

Quando i carabinieri si sono presentati a Giaveno, nel Torinese, per eseguire l'arresto, hanno trovato in casa solo il padre che, forse per proteggerlo, si è scagliato contro un militare. L'uomo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Processato per direttissima, è stato poi scarcerato. Del figlio invece non si è saputo nulla fino a poco fa, quando è finito in manette dopo essere stato rintracciato in un'abitazione non lontana dalla casa dei genitori. "Ho avuto paura", ha detto oggi ai carabinieri.