Covid e riaperture: proteste dei ristoratori. Scontri in piazza Montecitorio

I manifestanti hanno cercato di sfondare le transenne e hanno lanciato fumogeni e bottiglie. Sette fermi da parte della polizia. Ferito un agente. Lamorgese: "Inammissibili violenze contro forze dell'ordine". Proteste in tutt'Italia

Manifestazione e tensioni in piazza Montecitorio (Ansa)

Manifestazione e tensioni in piazza Montecitorio (Ansa)

Roma, 6 aprile 2021 - La rabbia di negozianti e ristoratori scende in piazza un po' in tutt'Italia, per chiedere di allentare le misure anti-Covid nonostante s'intravvedano spiragli di riaperture a partire dal 20 aprile. A Roma in particolare ci sono stati momenti di alta tensione davanti Montecitorio, con scontri tra i manifestanti e le forze dell'ordine, schierate in assetto anti sommossa. Il clima è tesissimo, tra i manifestanti uno indossa un copricapo con le corna simile a quello visto durante l'assalto a Capitol Hill, molti non indossano la mascherina.

Scontri a Montecitorio: c'è anche chi imita l'assalto a Capitol Hill (ImagoE)
Scontri a Montecitorio: c'è anche chi imita l'assalto a Capitol Hill (ImagoE)

Covid: il bollettino di oggi 6 aprile

Tensioni manifestanti-polizia

A manifestare sono diverse categorie di esercenti commerciali le cui attività sono ancora chiuse per le norme anti Covid (tra cui ristoranti, palestre, ambulanti): mentre nelle prime fase della manifestazione la situazione sembrava tranquilla - con le proteste che si limitavano a cori e urla nei megafoni -  nel pomeriggio il clima si è surriscaldato e ci sono stati lanci di fumogeni e bottiglie, mentre alcuni manifestanti hanno tentato di sfondare le transenne a protezione della piazza.  Le forze dell'ordine hanno contenuto i tentativi di sfondamento, fermando alcuni manifestanti. Dopo alcuni momenti di forte tensione - la polizia ha sequestrato alcuni oggetti (tra cui delle catene) - la situazione è tornata tranquilla. I manifestanti hanno continuato a protestare, ma in modo più tranquillo, al grido di "buffoni, buffoni" e "libertà, libertà". 

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La seconda carica della polizia

Ma la calma è durata poco: intorno alle 16, dopo l'intervento del deputato Vittorio Sgarbi, nuovo lancio di oggetti contro la polizia: un agente è stato ferito al volto e portato via a braccia: dopo una prima medicazione a Palazzo Chigi, sede del governo, è stato portato in ospedale. Gli agenti hanno eseguito una seconda carica sulla folla, composta da esercenti di attività sportive, ristoratori in gran parte riuniti sotto la sigla Mio Italia. Sono 7 le persone identificate dalla polizia: feriti alcuni agenti.

Ci sono anche le insegne del Movimento di Gianluigi Paragone Italexit. Presenti anche esponenti di Casapound e Forza Nuova, e gli aderenti all'associazione Io Apro. CasaPound twitta: "#CasaPound in piazza per la protesta #ioapro dei ristoratori @MarsellaLuca dal palco: ''Crediamo che sia necessario ribellarsi ai Dpcm che calpestano il diritto al lavoro. Quella di oggi è una protesta sacrosanta. Non staremo a guardare il nostro popolo morire un Dpcm alla volta". 

Dopo la seconda carica in piazza Montecitorio una donna è stata colta da un malore e ha perso i sensi. Due agenti sono intervenuti per trasportarla dall'area della manifestazione al piazzale presidiato dalle forze dell'ordine. È intervenuto un medico del presidio sanitario presente sul posto.

A un certo punto un gruppo di manifestanti sembrava voler muovere verso piazza Colonna, dove ha sede la presidenza del Consiglio, e così alcuni cittadini che si trovavano in via della Colonnina, con bambini al seguito, hanno temuto di essere travolti, e hanno iniziato a correre imboccando una strada stretta, via dei Bergamaschi, che sfocia in piazza di Pietra. I poliziotti hanno prontamente chiuso la strada, intimando ai manifestanti di fermarsi perché c'erano dei bambini.

''Vogliamo solo lavorare, non chiediamo altro'', gridano i manifestanti che non intendono lasciare la piazza. ''Rimanete tutti qua, prima o poi qualcuno dovrà riceverci''.  Il clima resta comunque teso con alcuni manifestanti più rabbiosi che hanno provato a forzare il cordone delle forze dell'ordine. Intonati anche l'inno di Mameli e cori contro la polizia.

I ristoratori Mio: riapriamo a pranzo e a cena

"Alcuni hanno provato a forzare il cordone per entrare in piazza, ci dissociamo da ogni forma di violenza ma sono mesi che diciamo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato", dice Paolo Bianchini, presidente di MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità, che si partecipa alla una manifestazione. I rappresentanti di Mio Italia hanno annunciato in piazza che da domani i piccoli imprenditori del comparto dell`ospitalità a tavola (Horeca) associati al movimento riapriranno "a pranzo e a cena. Non è una provocazione, né un atto dimostrativo, ma una questione di sopravvivenza". In tutti questi mesi "abbiamo sentito tante chiacchiere, avuto tante pacche sulle spalle da parte di tutti i politici che ci hanno ripetuto che siamo in guerra, da domani noi torneremo a lavoro".

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Lamorgese: "Violenze inammisibili"

"Esprimo la mia solidarietà e vicinanza al funzionario della Polizia di Stato rimasto ferito durante la manifestazione in Piazza Montecitorio", così il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese. "In questo momento le proteste sono alimentate dalla situazione estremamente delicata per il Paese ma che è inammissibile qualsiasi comportamento violento nei confronti di chi è impegnato a difendere la legalità e la sicurezza".