Martedì 23 Aprile 2024

Scontri a Barcellona, italiana rischia 20 anni

La ragazza, legata a movimenti anarchici, è stata arrestata con cinque connazionali. Ha dato fuoco a un furgone della polizia

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di Riccardo Jannello

Risponderà di tentato omicidio l’anarchica italiana fermata sabato sera sulla Rambla – nello stesso luogo dove il 17 agosto 2017 l’Isis fece 15 morti e 130 feriti – dopo avere cosparso di acquaragia un furgone della Guardia Urbana, che ha poi preso fuoco quando un altro manifestante ha lanciato una bottiglia molotov.

L’agente al suo interno è riuscito a fuggire senza conseguenze dalle fiamme che hanno avvolto il mezzo, protetto dagli scudi dei colleghi che lo riparavano dal lancio di oggetti. Sul van la ragazza, con un passamontagna in testa, ha disegnato con la vernice nera lo stemma dell’anarchia, la A maiuscola dentro un tondo.

La sua azione è stata ripresa col cellulare da alcuni testimoni che assistevano a una delle manifestazioni che, nella capitale catalana, si susseguono dopo l’arresto, il 16 febbraio, del rapper 32enne Pablo Hasel. Il musicista e poeta, legato all’estrema sinistra, deve scontare 9 mesi dopo una condanna per apologia di terrorismo e vilipendio al re Juan Carlos, insultato nella canzone "Lo sciocco".

Appena scoppiato l’incendio, i Mossos d’Esquadra hanno caricato i dimostranti e hanno ammanettato a terra la ragazza. Nell’operazione che ne è seguita sono state arrestate quattordici persone, alcune delle quali – ha dichiarato alla stampa il sindaco di Barcellona, Ada Colau – sono conosciute come appartenenti a movimenti internazionali anarchici. Tra questi ci sono 6 italiani in tutto. La ragazza, di cui ancora non è noto il nome, è già stata in passato condannata per atti del genere. Sia lei sia gli altri arrestati non hanno voluto rispondere ai primi interrogatori dei Mossos.

"Non collaborano e rivendicano i loro gesti violenti", ha dichiarato l’assessore agli Interni della Generalitat, Miquel Sàmper, segnalando come attivisti italiani operino da tempo per fomentare rivolte in Catalogna. Contro gli arrestati il sindacato dei poliziotti spagnoli ha già deciso di costituirsi parte civile. Se verrà mantenuta dal magistrato l’imputazione di tentato omicidio, la ragazza rischia fino a 20 anni di carcere. Nei tumulti seguiti all’attacco alla camionetta della Guardia Urbana, una giovane manifestante sarebbe stata ferita da un proiettile di schiuma sparato dalla polizia. Potrebbe perdere un occhio. "È stata già aperta un’inchiesta interna", spiega il capo dei Mossos, Josep Lluís Trapero.