Mercoledì 24 Aprile 2024

Sclerosi multipla, la disabilità si può curare

Dal congresso di Vancouver conferme di efficacia superiore di ocrelizumab non solo nella forma recidivante-remittente ma anche nella sclerosi a placche primariamente progressiva. Una sindrome neurologica invalidante narrata anche in un film documentario della Rai

Simonetta Agnello e George Hornby nel film Rai che sfiora i temi della disabilità

Simonetta Agnello e George Hornby nel film Rai che sfiora i temi della disabilità

Roma, 29 aprile 2016 - La sclerosi multipla è una malattia neurologica invalidante ad andamento cronico che ha calamitato gli sforzi dei ricercatori.

I farmaci per curarla iniziano ad arrivare e finalmente si può scegliere anche tra diverse opzioni. Il sistema immunitario attacca la guaina mielinica che sostiene le fibre nervose provocando infiammazione, debolezza muscolare, disturbi della vista e altro ancora. Esordisce tra i 20 e i 40 anni, il più delle volte attacca a sorpresa e si ritira (si dice così della forma recidivante-remittente) ma può essere attiva e progredire anche in maniera silenziosa.

Il farmaco ocrelizumab ha confermato di avere un'efficacia superiore contro la sclerosi multipla recidivante-remittente e contro la sclerosi multipla primariamente progressiva, quella più grave finora considerata orfana di cure. Incoraggianti i risultati ottenuti da tre studi di fase 3, presentati dall'American Academy of Neurology a Vancouver, Canada. La molecola, secondo i report, riduce significativamente la progressione della disabilità e il danno del tessuto cerebrale.

Ocrelizumab è un anticorpo monoclonale di Roche, un traguardo che l'azienda ha inseguito e raggiunto per contribuire al miglioramento della vita delle persone con malattie croniche potenzialmente disabilitanti. Il gruppo farmaceutico di Basilea possiede oltre una dozzina di farmaci sperimentali in fase di sviluppo clinico per patologie come la sclerosi multipla, il morbo di Alzheimer, l'atrofia muscolare spinale, la malattia di Parkinson, la sindrome di Down e l'autismo.

Nel febbraio scorso la Food and Drug Administration, l'agenzia regolatoria americana, ha riconosciuto a ocrelizumab la designazione di Breakthrough Therapy, ovvero terapia promettente, fortemente innovativa e senza precedenti, per il trattamento di pazienti affetti da sclerosi multipla primariamente progressiva. Una buona notizia visto che Ocrelizumab è il primo farmaco sperimentale a ricevere questo riconoscimento nella sclerosi multipla a rapida evolutività negativa.

Sfiora i temi della disabilità e dell'autonomia un film documentario che abbiamo visto con piacere, rilanciato nei giorni scorsi in Rai, si intitola Io & George, è un programma televisivo on the road nel quale i protagonisti, la scrittrice Simonetta Agnello Hornby e suo figlio George, raccontano il loro viaggio in Italia. Simonetta Agnello è una scrittrice siciliana di successo, che da anni vive a Londra, dove si è sposata e ha cresciuto i suoi due figli, George e Nicola. George Hornby ha 45 anni e da 13 è alle prese con una disabilità progressiva, ma il modo in cui affronta gli ostacoli sul percorso della vita, a volte anche con un tocco di ironia tutto british, è esemplare e riesce a coinvolgere emotivamente tutti noi spettatori.

Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale