Sciopero 8 marzo 2022: treni, mezzi pubblici, aerei. Orari e servizi a rischio

Un martedì con possibili disagi. Anche i lavoratori della scuola potranno decidere di incrociare le braccia. L'Usb spiega le motivazioni

Un'immagine dello  sciopero nazionale del trasporto pubblico locale a Roma, 25 febbraio

Un'immagine dello sciopero nazionale del trasporto pubblico locale a Roma, 25 febbraio

Roma, 7 marzo 2022 - L'8 marzo un nuovo sciopero generale farà fermare i trasporti pubblici a livello nazionale. Indetta da diverse sigle sindacali, tra cui Cobas, Usb e Cub, nel giorno della festa della donna, l'agitazione, per protestare contro la discriminazione di genere, interesserà mezzi pubblici, treni e aerei. Ci saranno manifestazioni "femministe e transfemministe" nelle piazze e anche i lavoratori della scuola potranno decidere di incrociare le braccia. Si prevedono, quindi, disagi su tutto il territorio nazionale: vediamo qui sotto i dettagli e i servizi garantiti. 

I treni

Dalle ore 00.00 alle ore 21.00 di martedì 8 marzo è stato indetto uno sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane, riporta il sito internet. Non sono previste modifiche alla circolazione dei treni a Lunga Percorrenza. Per i treni regionali sono garantiti i servizi essenziali nelle fasce orarie di maggiore frequentazione dalle ore 6:00 alle ore 9:00 e dalle ore 18:00 alle ore 21:00. I treni che si trovano in viaggio a sciopero iniziato arrivano comunque alla destinazione finale, se è raggiungibile entro un'ora dall'inizio dell'agitazione sindacale; trascorso tale periodo, i treni possono fermarsi in stazioni precedenti la destinazione finale.

Gli aerei

Potranno verificarsi cancellazioni e disagi anche nell’erogazione dei servizi aeroportuali.Sulla pagina dell'Enac è disponibile l'elenco dei voli garantiti, ma per avere informazioni sui propri voli si consiglia di contattare anche la propria compagnia aerea.

I mezzi pubblici

Veniamo al trasporto pubblico locale. Nella capitale, come riferisce Roma servizi per la mobilità, l'agitazione interesserà la rete Atac - bus, metropolitane, ferrovie concesse - e le linee periferiche gestite dalla Roma Tpl. Il servizio sarà comunque regolare fino alle 8,30 e dalle 17 alle 20. A Milano l'Atm comunica che le metropolitane saranno garantite per tutta la giornata, ma potrebbero esserci conseguenze sul servizio dopo le 18. Bus, tram e filobus potrebbero non essere garantiti dalle 8.45 alle 15 e dopo le 18. Anche a Napoli, Torino Firenze possibili disagi ai trasporti. 

Lavoratori in sciopero anche a Bologna. Come riporta la Tper sul sito, "per il personale viaggiante dei servizi automobilistici e filoviari Tper dei bacini di servizio di Bologna e Ferrara (bus e corriere) gli scioperi di 24 ore si svolgeranno, nel rispetto delle fasce di garanzia, dalle ore 8.30 alle ore 16.30 e dalle ore 19.30 a fine servizio. Negli orari di sciopero, i servizi di trasporto pubblico urbano, suburbano ed extraurbano non saranno garantiti". Più precisamente, viene spiegato, per i mezzi urbani, suburbani ed extraurbani del bacino di Bologna saranno garantite solamente le corse dal capolinea centrale verso periferia, e viceversa, con orario di partenza fino alle ore 8.15 al mattino e fino alle ore 19.15 alla sera. Per le linee urbane di Imola, invece, verranno garantite tutte le corse complete in partenza dalla stazione ferroviaria, o dall'autostazione, fino alle ore 8.20 al mattino e fino alle ore 19.20 alla sera. Per i mezzi urbani, extraurbani e del servizio Taxibus di Ferrara saranno garantite solamente le corse dai capilinea periferici, centrali e intermedi con orario di partenza fino alle ore 8.15 al mattino e fino alle ore 19.15 alla sera.

Non Una di Meno

Anche quest'anno, l'8 marzo si trasforma nel "lotto marzo". Si terranno infatti, in tutta Italia, manifestazioni per dire "non una di meno", protestando contro la violenza sulle donne. "Siamo donne, persone lgbt*qia+, lavoratrici, disoccupate, delegate sindacali, migranti, sex workers attive nel movimento transnazionale Non Una di Meno - si legge nella loro pagina -. Abbiamo scelto di scrivervi una lettera aperta perché due anni di pandemia hanno colpito duramente le nostre condizioni di vita e di lavoro e sentiamo il bisogno di dire perché, anche se oggi è più difficile organizzarsi, crediamo che il nostro sciopero contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere – che continua ad aumentare tutti i giorni – sia ancora più urgente. Troviamo insieme modi per farlo: lo sciopero femminista e transfemminista è per tutte e tutte". 

Le motivazioni

Oltre ai trasporti, potrebbero esserci disagi anche ad altre attività tra cui le scuole. Lo sciopero è stato indetto per protestare contro ogni forma di violenza, discriminazione o precarietà sulle donne o di genere. È stata Usb a spiegare le motivazioni:  "Sono passati 6 anni dalla scommessa di quel primo sciopero generale del 2017, che per la prima volta dopo tanti anni uscì dalla retorica di una ricorrenza rituale per illuminare tutti i nessi che ruotano intorno alla vita delle donne", si legge in una nota. "Da allora molte cose sono cambiate ma soprattutto sono state rese tangibili dalla pandemia, che, come una cartina al tornasole, ha reso evidente e incontrovertibile quello che da sempre denunciamo: l’Italia come Paese fondato sul welfare familistico, che estrae incredibile valore economico dal lavoro di cura delle donne. L’Italia come Paese dove ogni giorno che passa si allarga la forbice retributiva, si creano rapporti di forza ricattatori nei posti di lavoro aumentando così il fenomeno delle molestie e che è disposto a sacrificare sull’altare della produzione e del profitto vite, sogni, speranze".