Mercoledì 24 Aprile 2024

Sciopero clima 27 settembre, la mappa della protesta in Italia

Il ministro Fioramonti chiarisce l'incomprensione sulle giustificazioni, e molti presidi aderiscono alle manifestazioni con uno striscione dell'istituto

Manifestazione per il clima in California (Ansa)

Manifestazione per il clima in California (Ansa)

Roma, 25 settembre 2019 - Le scuole di tutt'Italia si scaldano in vista dello sciopero globale del clima di venerdì, che conclude la settimana globale per il clima iniziata venerdì scorso in tutto il mondo: dopodomani cortei, sit-in e flash mob animeranno le piazze di oltre 150 città italiane, ed è già attivissimo da giorni il tam-tam del web. Intanto sembra superata la polemica tutta italica tra il ministro dell'Istruzione e i presidi. Ispirandosi forse al sindaco dem di New York Bill Di Blasio, il nostro Fioramonti ha invitato i presidi a giustificare in massa i ragazzi che scendono in piazza per il clima. E i dirigenti scolastici avevano replicato che non è cosa facile: "Come facciamo a sapere - dice il presidente dell'associazione presidi Antonello Giannelli - perché un ragazzo non si presenta a scuola? E' complicato stabilire se l'assenza è dovuta alla partecipazione a questo movimento ecologista oppure no...". Il ministro, che evidentemente non vuole lo scontro, ora getta acqua sul fuoco e avanza una spiegazione.

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Fioramonti: i presidi non hanno detto no

"Non credo che ci sia un 'no' dei presidi. Penso che ci sia un equivoco, nato da una lettura poco attenta della circolare ministeriale - ha dichiarato Fioramonti - la circolare dice una cosa molto semplice e cioè che i ragazzi vanno giustificati con le normali procedure di ogni scuola, ma che per la prima volta nella storia di questo Paese una famiglia potrà indicare la verità e cioè essere orgogliosa che il proprio figlio o la propria figlia abbia partecipato alla manifestazione contro i cambiamenti climatici e scriverlo sul libretto. La scuola - ha concluso - può decidere di accettarlo senza indicare motivi famigliari o altre scuse. Tra l'altro molti dirigenti scolastici, consigli e collegi dei docenti avevano, già prima della mia iniziativa, comunicato al ministero che avrebbero accettato la giustificazione per la partecipazione alla manifestazione".

Intanto numerosi presidi di scuole secondarie superiori hanno concordato con gli studenti di partecipare alle manifestazioni in programma per venerdì prossimo sull'ambiente, che chiuderanno la #ClimateActionWeek, con uno striscione del proprio istituto per dimostrare l'adesione dell'intera scuola

Cortei in oltre 150 città: la mappa della protesta

Cortei, manifestazioni, sit-in e flash-mob con migliaia di studenti in piazza in decine di città italiane e uno sciopero generale di tutte le categorie che rischia di creare molti disagi nei servizi pubblici, dalle scuole, alla sanità, ai trasporti.   E' il "Global Strike For Climate", il terzo sciopero globale per il clima, indetto a livello mondiale per il 27 settembre dal movimento ambientalista Fridays For Future (FFF), guidato dalla giovane attivista svedese Greta Thunberg: dopo una settimana di mobilitazioni in concomitanza con il vertice Onu sul clima di New York, anche in Italia questo venerdì la mobilitazione vedrà il suo culmine.  "Sarà un evento storico, un evento per studenti e professori, un evento per famiglie, un evento pacifico e non violento. Saremo tutti uniti per il clima", dicono gli attivisti di FFF Italia

La mobitazione italiana per chiedere ai governi a cambiare le politiche ambientali, e scongiurare un punto di non ritorno sul cambiamento climatico, vede appuntamenti già programmati in oltre 150 città, da Bolzano a Ragusa.  La manifestazione più grande si volgerà a Roma, con un corteo di studenti che partirà da Piazza della Repubblica alle 9.30 per raggiungere Piazza della Madonna di Loreto, dove si terrà un sit-in fino alle 14.30. Ma eventi tra cortei, manifestazioni, sit-in e flash-mob sono previsti anche a Milano (dalle 9.30 da Largo Cairoli), Napoli (dalle 9 da Piazza Garibaldi), Torino (dalle 9.30 da Piazza Statuto), Palermo (dalle 9 in Piazza Verdi), Firenze (dalle 9 in Piazza di Santa Maria Novella), Bologna (dalle 9.30 in Piazza San Francesco) e in decine e decine di altre città.  

"Fino a poco tempo fa era scontato il 'dover studiare', serviva per trovare un lavoro, ma se i nostri governi, le multinazionali, e i nostri stili di vita dovessero continuare a rimanere tali e ad agire in maniere non sostenibili, il lavoro ce lo sogneremo - dicono gli attivisti di FFF - Ciò che vedremo sarà guerra, siccità, alluvioni, carestie, migrazioni, morte... Siamo destinati a vivere uno scenario identico a quello di un film post apocalittico".

Per il Global Strike For Climate si sono mobilitati anche i sindacati. L'Usb ha proclamato per venerdì uno sciopero nazionale generale di tutte le categorie e anche i Cobas della Scuola e del Lavoro privato (ad esclusione dei Trasporti) hanno indetto lo sciopero generale di tutti i dipendenti.

Genova, l'università aderisce allo sciopero

L'Università di Genova, prima in Italia, ha aderito alla manifestazione "Fridays for Future" di venerdì concedendo il patrocinio all'iniziativa e annunciando due azioni. L'adesione a "The Sustainable Development Goals (Sdg) Accord", iniziativa di dichiarazione dell'emergenza climatica, e la sottoscrizione, per primi in Italia, di una lettera di intenti, simbolo dell'impegno che l'Università di Genova si assume nei confronti dei giovani e del loro futuro, che il Rettore firmerà davanti al corteo della manifestazione di venerdì 27 settembre.  La lettera d'intenti, approvata oggi dal Consiglio di Amministrazione dell'Ateneo genovese, enumera 10 buone prassi. Da dedicare quante più risorse possibili per sostenere la ricerca orientata all'azione e la creazione di competenze legate alla sostenibilità a diventare carbon neutral entro il 2030, da aumentare l'offerta formativa relativa alla sostenibilità ambientale mediante la predisposizione di programmi di sensibilizzazione rivolti alla comunità accademica, ai poli didattici, a singoli corsi di studio.  Il Rettore dell'Università di Genova, Paolo Comanducci, andrà incontro ai partecipanti al terzo sciopero globale per il futuro e per il clima, venerdì, nell'atrio del Palazzo dell'Università e firmerà alla loro presenza la lettera di intenti redatta con la collaborazione di Unige Sostenibile, Fridays for Future Genova e associazione studentesca Idee Giovani Unige.