
Un venerdì di mobilitazioni scuote l’Italia: dai trasporti alla sanità, fino alle proteste dei Fridays for Future, tutto quello che c’è da sapere
Oggi sarà una giornata di mobilitazioni in tutta Italia, con scioperi che coinvolgeranno settori chiave come i trasporti, la sanità e l’attivismo ambientale. Le proteste, organizzate da diverse sigle sindacali e movimenti sociali, promettono di avere un impatto significativo sulla vita quotidiana di milioni di cittadini, soprattutto nelle grandi città come Milano e Roma. Mentre i treni regionali e a lunga percorrenza rischiano ritardi e cancellazioni, il personale sanitario si mobilita per migliori condizioni di lavoro. A questo si aggiunge il ritorno in piazza dei Fridays for Future, che chiamano a raccolta migliaia di giovani per uno sciopero globale per il clima. Ecco un’analisi dettagliata di come si articolerà questa giornata di agitazioni, con orari, motivazioni e informazioni utili per orientarsi.
Il settore ferroviario: treni a rischio, ma con fasce garantite
Uno dei comparti più colpiti sarà quello ferroviario, con due scioperi distinti che si sovrappongono nella giornata dell’11 aprile. La prima protesta, indetta dal sindacato Orsa Ferrovie, riguarda il personale di Trenitalia delle direzioni regionali Piemonte e Valle d’Aosta. L’agitazione inizierà alle 3:00 di venerdì e si concluderà alle 2:00 di sabato 12 aprile, per una durata complessiva di 23 ore. A incrociare le braccia saranno i lavoratori addetti alla vendita, all’assistenza e allo sviluppo intermodale, ma anche il personale viaggiante, come macchinisti e capitreno.
Parallelamente, l’Assemblea Nazionale Pdm/Pdb ha proclamato un secondo sciopero che coinvolgerà il personale di macchina e di bordo del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane (FSI), con gli stessi orari: dalle 3:00 dell’11 alle 2:00 del 12 aprile. Questa mobilitazione si estende a livello nazionale, con possibili ripercussioni sia sui treni regionali che su quelli a lunga percorrenza, inclusi Frecciarossa, Frecciargento e Intercity. Anche il trasporto merci su rotaia potrebbe subire rallentamenti, con effetti a catena sulla logistica.
Nonostante l’ampiezza della protesta, le aziende ferroviarie hanno previsto misure per limitare i disagi. Trenitalia assicura servizi minimi nelle fasce orarie di maggiore affluenza: dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 18:00 alle 21:00, con particolare attenzione ai collegamenti regionali e alle tratte ad alta frequentazione. Italo, da parte sua, pubblicherà entro 48 ore dall’inizio dello sciopero un elenco dei treni garantiti, consultabile sul sito ufficiale. Trenord, che opera in Lombardia, ha invece comunicato la revoca di uno sciopero inizialmente previsto per la stessa giornata, garantendo così la regolarità del servizio regionale, suburbano e aeroportuale, come il Malpensa Express.
I viaggiatori sono invitati a verificare gli aggiornamenti in tempo reale attraverso i siti di Trenitalia, Italo e Trenord, oltre che tramite app e monitor nelle stazioni. In caso di cancellazioni, è possibile richiedere il rimborso integrale del biglietto o riprogrammare il viaggio senza costi aggiuntivi, purché la richiesta sia presentata entro l’orario di partenza previsto per i treni a lunga percorrenza o entro le 24:00 del giorno precedente per i regionali.
Le motivazioni alla base degli scioperi ferroviari includono richieste di rinnovo del contratto collettivo, miglioramento delle condizioni di lavoro e maggiore sicurezza sul posto di lavoro. I sindacati denunciano anche l’aumento della precarietà e turni sempre più massacranti, accusando le aziende di trascurare le esigenze dei lavoratori a favore di obiettivi produttivi.
Sanità sotto pressione: ospedali e ambulatori a rischio
Anche il settore sanitario sarà protagonista della giornata, con uno sciopero nazionale di 24 ore indetto dal sindacato Si Cobas. La protesta coinvolgerà il personale di ospedali, cliniche, Ausl e altre strutture sanitarie pubbliche e private, con possibili ripercussioni su visite, esami diagnostici e interventi non urgenti. Gli ospedali hanno già iniziato a comunicare ai pazienti la possibilità di disagi, invitando a verificare la disponibilità dei servizi non essenziali.
Nonostante l’astensione dal lavoro, i servizi di emergenza saranno garantiti, come previsto dalla normativa sugli scioperi nei settori essenziali. Pronto soccorso, sale operatorie per interventi salvavita e reparti di terapia intensiva non subiranno interruzioni. Tuttavia, ambulatori specialistici, centri prelievi e servizi amministrativi potrebbero operare a singhiozzo, con lunghe attese o cancellazioni.
Le ragioni dello sciopero sanitario sono molteplici: i sindacati chiedono aumenti salariali per far fronte all’inflazione, la stabilizzazione dei precari e un rafforzamento delle tutele contrattuali. Si Cobas, in particolare, ha aggiunto alla piattaforma rivendicativa una critica alle spese militari, chiedendo che le risorse siano invece destinate al Servizio Sanitario Nazionale, sempre più sotto pressione per carenza di personale e fondi.
Le Ausl di diverse regioni, come quella di Bologna, hanno pubblicato avvisi ufficiali, sottolineando che i disagi saranno limitati il più possibile. I cittadini sono invitati a contattare i numeri dedicati o a consultare i siti delle strutture sanitarie per confermare appuntamenti o ricevere informazioni su eventuali rinvii.
Fridays for Future: il clima torna in piazza
L’11 aprile non sarà solo una giornata di scioperi sindacali, ma anche di mobilitazione globale per il clima, guidata dai Fridays for Future. Il movimento ambientalista, nato dall’attivismo di Greta Thunberg, torna nelle piazze italiane con cortei, flash mob e iniziative creative, da Milano a Roma, da Torino a Catania. L’appuntamento centrale è fissato per le 10:00 in molte città, con migliaia di studenti e attivisti pronti a marciare per chiedere azioni concrete contro la crisi climatica.
A Milano, il corteo partirà da Piazza Duomo, snodandosi verso il Castello Sforzesco, con performance artistiche e interventi di giovani attivisti. A Roma, la manifestazione si concentrerà a Piazza del Popolo, dove sono previsti discorsi e momenti di confronto con associazioni ambientaliste. Altre città, come Napoli, Firenze e Palermo, ospiteranno iniziative più locali, ma altrettanto partecipate.
Il tema di questa mobilitazione è la critica alle “industrie dannose” che, secondo il movimento, stanno spostando risorse dalla riconversione ecologica verso settori come quello bellico, aggravando gli impatti ambientali e sociali. Gli attivisti sottolineano l’urgenza di rispettare gli Accordi di Parigi e di fermare l’aumento della temperatura media globale, che rischia di diventare irreversibile senza interventi immediati. Tra le richieste, anche l’eliminazione dei sussidi ai combustibili fossili e maggiori investimenti in energie rinnovabili.
I Fridays for Future hanno invitato scuole, università e cittadini di ogni età a unirsi alla protesta, promuovendo anche iniziative virtuali per chi non potrà essere fisicamente presente. La giornata si preannuncia come un momento di grande visibilità per la causa climatica, soprattutto in un contesto in cui eventi estremi come ondate di calore e alluvioni sono sempre più frequenti.
Trasporti pubblici locali: Roma e Milano sotto osservazione
Nel settore del trasporto pubblico locale, la situazione varia da città a città. A Milano, Atm (Azienda Trasporti Milanesi) ha confermato che metro, tram e autobus opereranno regolarmente, non avendo ricevuto comunicazioni ufficiali di adesione allo sciopero da parte del personale. Tuttavia, i viaggiatori sono invitati a monitorare eventuali aggiornamenti, soprattutto in concomitanza con il Fuorisalone e il Salone del Mobile, che attireranno migliaia di visitatori in città.
A Roma, Atac non ha ancora rilasciato dichiarazioni definitive, ma lo sciopero generale proclamato da Si Cobas potrebbe coinvolgere autisti e addetti al controllo, con possibili ripercussioni su autobus, tram e linee metropolitane. Le fasce di garanzia previste dalla legge, qualora lo sciopero fosse confermato, saranno dalle 5:30 alle 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00, con probabili disagi nelle ore intermedie. Anche Cotral, che gestisce i collegamenti extraurbani nel Lazio, potrebbe subire rallentamenti.
I cittadini è consigliato acquistare biglietti in anticipo tramite app o rivendite automatiche per evitare code e di considerare alternative come il bike sharing o lo scooter sharing nelle città dove disponibili. Per Roma, in particolare, si raccomanda di pianificare gli spostamenti con largo anticipo, data l’incertezza sull’adesione allo sciopero.
Altri settori coinvolti
Oltre a trasporti e sanità, lo sciopero generale di Si Cobas coinvolge anche altri settori pubblici e privati, come gli uffici Inps, le funzioni centrali dello Stato, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e le autorità indipendenti. Gli sportelli Inps potrebbero rimanere chiusi o operare a ranghi ridotti, con conseguenze su pratiche previdenziali e assistenziali. Anche i Comuni potrebbero registrare disagi nei servizi anagrafici o amministrativi, sebbene le modalità varieranno a livello locale.
Sorprendentemente, il settore scolastico non sarà coinvolto in questa tornata di proteste. Le scuole rimarranno aperte, garantendo lezioni regolari, salvo iniziative individuali di studenti che decidano di unirsi alle manifestazioni dei Fridays for Future.
Le ragioni di una protesta trasversale
Le mobilitazioni dell’11 aprile riflettono un malcontento diffuso, che attraversa settori diversi ma converge su alcune questioni chiave. I sindacati come Si Cobas e Orsa Ferrovie denunciano salari stagnanti di fronte a un’inflazione galoppante, condizioni di lavoro sempre più precarie e una carenza cronica di investimenti nei servizi pubblici. La richiesta di un aumento generalizzato di 300 euro per i contratti pubblici e privati è accompagnata da proposte per ridurre l’orario di lavoro a parità di salario: 37 ore settimanali per i turni diurni e 35 per quelli notturni.
A queste si aggiungono critiche di natura politica: Si Cobas ha esplicitamente chiesto il blocco delle spese militari e degli invii di armi all’Ucraina, oltre alla fine dell’occupazione coloniale in Palestina. La protesta si oppone anche al cosiddetto “pacchetto sicurezza” del governo, accusato di reprimere le lotte sociali, in particolare quelle dei lavoratori in sciopero.
I Fridays for Future, dal canto loro, portano avanti un discorso globale, chiedendo una transizione ecologica rapida e giusta. La loro presenza in piazza rappresenta un ponte tra le lotte sindacali e quelle ambientali, sottolineando come la crisi climatica colpisca soprattutto le fasce più vulnerabili della popolazione.
Consigli per i cittadini
Per affrontare la giornata dell’11 aprile senza imprevisti, ecco alcune indicazioni utili:
- Treni: controllate gli aggiornamenti su trenitalia.com, italotreno.it o trenord.it. Pianificate gli spostamenti nelle fasce garantite (6:00-9:00 e 18:00-21:00) e considerate opzioni alternative come autobus a lunga percorrenza o car sharing.
- Sanità: verificate con la vostra Ausl o struttura sanitaria la disponibilità di visite e servizi. Per emergenze, i pronto soccorso saranno sempre operativi.
- Trasporti locali: a Milano, monitorate il sito atm.it; a Roma, consultate atac.roma.it per eventuali comunicazioni dell’ultimo minuto.
- Manifestazioni: se prevedete di muovervi nelle aree dei cortei (es. Piazza Duomo a Milano o Piazza del Popolo a Roma), tenete conto di possibili deviazioni di traffico o ritardi nei mezzi pubblici.
- Uffici pubblici: contattate in anticipo Inps o Comuni per confermare l’apertura degli sportelli.