L’estate della ripartenza del turismo è iniziata con il piede sbagliato e rischia di trasformarsi in un incubo per migliaia di vacanzieri. Portavoce del disagio dei viaggiatori è Simona Ventura che in uno sfogo diventato virale ha denunciato il caos in cui versano le compagnie low cost dopo la cancellazione del suo volo. Ma non si tratta di un caso isolato. Dopo due anni di pandemia la Iata prevede un forte incremento dei viaggi aerei, ma il settore non sembra ancora pronto a ripartire a pieno regime. Alla base delle cancellazioni selvagge vi è, innanzitutto – dopo i licenziamenti di massa che in due anni di Covid hanno mandato in fumo quasi 600mila posti di lavoro in Europa – la carenza di personale. A ciò si aggiungono l’aumento del costo delle materie prime, a partire dal carburante, che lega le mani alle compagnie sul fronte degli investimenti, e le agitazioni dei lavoratori che lamentano condizioni di lavoro non in linea con contratto collettivo nazionale. Ma le compagnie, piuttosto che assumere, sembra che preferiscano lasciare gli aerei a terra, come se ci fosse più convenienza. In tale scenario la stagione estiva 2022 potrebbe segnare l’implosione del modello europeo di trasporto ad alto volume di passeggeri e basso costo dei biglietti. Voli cancellati e ritardi in aeroporto. Ecco come ottenere i rimborsi Una presa di coscienza è arrivata da EasyJet che – seguendo la scia di Lufthansa, British, Swiss e Brusselair – a inizio settimana ha annunciato un taglio del 13% dei voli nel terzo trimestre rispetto al 2019, a causa del difficile contesto operativo dichiarando che la sua capacità sarà limitata all’87%. Percentuale nettamente inferiore alle aspettative che, fino a un mese fa, prevedevano un ritorno dei voli al 97% durante l’alta stagione estiva. I problemi – ha spiegato la compagnia ...
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