Sciatori assicurati modello Rc auto Sulle piste casco e limiti di velocità

Dal primo gennaio si parte con le nuove regole per ridurre i rischi dei turisti sulla neve: ecco cosa cambia

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di Federica Pacella

Assicurazione obbligatoria, casco fino ai 18 anni, regole precise sul consumo di alcol e sul pericolo della droga come da Codice della strada. Sono alcune delle principali novità che scatteranno dall’1 gennaio sulle piste da sci di tutt’Italia, dall’arco alpino agli Appennini, in virtù del decreto legislativo 402021 del febbraio scorso. Una riforma che punta a impedire il moltiplicarsi di incidenti, anche gravi, per comportamenti rischiosi che negli anni scorsi, prima che il Covid paralizzasse l’attività, erano cresciuti in modo preoccupante. La novità principale pronta al debutto riguarda proprio l’obbligo di assicurazione, che copre "la propria responsabilità civile per danni o infortuni causati a terzi" per chi utilizza le piste da sci alpino (escluso lo sci di fondo e le altre discipline di sci nordico). Il modello è quello della Rc Auto da cui la norma trae ispirazione.

Chi non ha già provveduto a sottoscrivere la polizza prima di partire per le località di montagna, potrà acquistare i servizi che i gestori degli impianti dovranno mettere a disposizione direttamente al momento dell’acquisto dello skipass. Altra novità riguarda l’uso dei caschi protettivi per tutti i minorenni e non più solo per gli under 14. Un innalzamento, quindi, dell’età per cui è prevista la protezione con lo scopo di ridurre i rischi di traumi gravi. Vietato, inoltre, scendere in pista dopo aver fatto uso di bevande alcoliche e di sostanze che alterano le facoltà spicologiche. Le forze dell’ordine che controllano quotidianamente le località sciistiche potranno eseguire l’alcoltest ai turisti: tra gli 0.5 e gli 0,8 grammi di alcol per litro di sangue scatteranno le sanzioni (fino a 1,000 euro), oltre gli 0.8 grammi per litro di sangue, invece, l’infrazione diventa reato e si passa alla denuncia.

La norma appena approvata prevede anche una serie di indicazioni sul comportamento in pista relative a velocità (da moderare, soprattutto nei tratti a visuale non libera). Previste anche regole per le precedenze (lo sciatore a monte deve evitare collisioni, interferenze e pericoli con lo sciatore a valle), ma anche per i sorpassi (bisogna assicurarsi di disporre di spazi sufficienti e di avere abbastanza visibilità). Comportamenti da adeguare anche in caso di incroci, sosta in pista (da evitare). Una regola riguarda poi anche i casi di pirati delle piste. L’omissione di soccorso, infatti, viene punita con multa da 250 a 1.000 euro. Al netto di quanto previsto comunque dalle regole del codice penale.

"È positivo che si mettano nuove regole – spiega Gloria Carletti, presidente del Collegio dei Maestri di sci della Lombardia – noi maestri siamo i primi a cercare di dare l’esempio sull’uso del casco, perché è la protezione più importante, visto che le piste sono sempre più larghe e i nuovi materiali sempre più performanti". Insomma, percorsi più veloci, mezzi sempre più maneggevoli amplificano i pericoli, che ora la legge tende a limitare.

"Ci aspettiamo un miglioramento della sicurezza – aggiunge Luciano Stampa, presidente Associazione Maestri Sci Italiani Regione Lombardia - l’obbligo di assicurazione è una garanzia per tutti, anche se è ovvio che il pericolo zero non esiste, sulle piste e fuori. Forse si poteva migliorare la questione dell’alcol test, perché non è chiaro se ci sarà un margine di tolleranza". Addio sosta per il classico “bombardino“, dunque. Gli sci d’ora in poi è meglio infilarli completamente sobri.

In attesa dell’avvio delle nuove regole sulla sicurezza, restano da rispettare quelle sul distanziamento anti-Covid, che comunque non hanno scoraggiato per ora gli appassionati degli sci. Sul Tonale, le piste sono tornate a riempirsi nonostante l’impennata dei casi. "C’era voglia di tornare a sciare – spiega Mauro Lazzarini, direttore della Pontedilegno Ski School - non c’è la ressa degli anni passati, ma in generale sta andando bene, abbiamo avuto anche persone dall’estero, da Inghilterra ed Est Europa. C’è più incertezza su cosa accadrà dopo il 10 gennaio: le previsioni non sono delle più ottimistiche".