Sci, il sindaco di Cortina: "Sconcertante. Stagione finita, servono i ristori"

Gianpietro Ghedina è furioso: "Nessun avviso. Danni per centinaia di milioni"

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Modi cortesi e parole impeccabili, ma tanta rabbia. Il sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina, è fuori dalle grazie di Dio per la decisione in zona Cesarini dello stop alla stagione di sci.

Esplode l'ira delle Regioni

Che reazione ha avuto?

"L’ho appreso mentre mi trovavo a Casa Italia per i mondiali di sci. Uno sconcerto totale, nessuno dei presenti ci credeva. Poche ore prima avevamo concordato con la Regione Veneto l’apertura degli impianti per domani".

Nessuna avvisaglia?

"Zero, decidere così all’improvviso, poche prima dopo aver ricevuto assicurazioni contrarie è anche mancanza di rispetto verso le istituzioni e i cittadini".

Tutto rinviato al 5 marzo.

"E chi ci crede più? A quel punto la stagione è quasi conclusa. Tutto inutile, è come buttaresempre avanti la palla".

Si riuscirà a recuperare?

"Poco o nulla, è come dire agli stabilimenti balneari di aprire ai primi di settembre".

Ha ricevuto telefonate?

"A decine. Mi hanno espresso solidarietà anche il primo cittadino di Jesolo e la sindaca di Riccione. E poi tanti operatori turistici disperati".

Si può quantificare il danno per il territorio di Cortina?

"Difficile dirlo ora, ma saranno centinaia di milioni".

E adesso che si fa?

"La stagione è compromessa anche se noi almeno abbiamo i mondiali di sci, pur senza pubblico. Serve una copertura adeguata con i ristori. E contiamo nell’impegno del ministro del turismo, Massimo Garavaglia, e dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti".

Le piste di sci sono sicure?

"Il protocollo è rigidissimo, sono più sicure che andare a far la spesa o salire sui mezzi pubblici".