Sci d’acqua sul Canal Grande Quando il turismo è super-cafone

Due ragazzi filmati a Venezia, il sindaco: "Prometto una cena a chi li identifica". Trovati e denunciati

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di Riccardo Jannello

L’ultima tappa dell’estate cafona si consuma in una città che meriterebbe un rispetto ancora maggiore per la sua fragilità: Venezia. Stavolta due giovani hanno voluto dare dimostrazione di wakeboard lungo il Canal Grande. Fuggiti alle guardie municipali, ma filmati, sono stati poi rintracciati, con grande gioia del sindaco, Luigi Brugnaro, che appena avuta la notizia aveva attaccato duramente sulla sua pagina Facebook: "Ecco due imbecilli prepotenti che si fanno beffa della città… Chiedo a tutti di aiutarci a individuarli per punirli anche se le nostre armi sono davvero spuntate: servono urgentemente più poteri ai sindaci in tema di sicurezza pubblica. A chi li individua offro una cena".

È stato accontentato – forza della cena… – e così nel pomeriggio ha potuto aggiungere nel post: "A proposito dei due ‘eroi’ di stamani: li abbiamo individuati. Le due tavole sono già state sequestrate e fra poco i responsabili saranno tra le nostre braccia. Verranno denunciati come meritano". Il wakeboard è una variante da poco in auge dello sci nautico: si usano tavole che hanno sulla parte superiore una specie di attacco per i piedi. Si può essere trainati in più d’uno, come avvenuto nel Canal Grande, da una barca a motore: anche la sua velocità sembrava troppo forte per il traffico di vaporetti, barche e gondole piene di turisti. Nessuno si è fatto male, almeno questo è un successo.

Brugnaro in passato si è scontrato anche con chi ha voluto provare i canali di Venezia come piscina per il nuoto: fu lui stesso a multare un turista che si era gettato per un bagno sotto il Ponte di Rialto. Ma il bagno proibito per antonomasia è quello nella Fontana di Trevi, a Roma. Eppure, nonostante la continua presenza dei vigili urbani e i molti cartelli che vietano l’abluzione siano bene in vista, c’è chi non resiste a donare spettacolo ai tanti turisti che frequentano la fontana di Pietro Bracci costruita nel 1762. Numerosi i casi anche in questo afoso 2022, sia di giorno sia di notte. Cercare refrigerio imitando Anita Ekberg e Marcello Mastroianni costa parecchio, visto che è molto difficile rimanere impuniti: la sanzione è di 450 euro, in costume e non. A proposito di costume: molti Comuni italiani hanno adottato anche quest’anno il divieto di passeggiare al di fuori dell’arenile a torso nudo o, per le donne, in bikini. Le multe possono essere salate.

A Sorrento, per esempio, calpestare "il decoro e la decenza" può costare da 25 euro fino a 500 se recidivi. "Il decoro è qualcosa che non passa mai di moda – dice uno stilista, Filippo Flocco -. E poi è anche questione di sicurezza: appoggiare la pelle nuda sulle sedie o le panche del bar è anche poco igienico e potrebbe avere delle conseguenze poco piacevoli". E poi ci sono le cafonate passate per furbizia: turisti italiani in vacanza alle Canarie hanno denunciato sui social chi per guadagnarsi le sdraio più vicine alla piscina dell’hotel scende presto, vi getta gli asciugamani e va a fare i fatti propri. Una pratica, diciamo, abbastanza frequente, ma in questo caso le proteste hanno fatto sì che il personale dell’hotel girasse fra le sdraio e se queste erano occupate dai teli e non dai loro padroni le liberava. In fondo perché doversi rodere il fegato in vacanza?