Schianto dopo lo shopping: famiglia distrutta

Morti a Milano padre, madre e figlia di 12 anni. Gravi gli altri due bambini. Erano usciti tutti insieme per andare a comprare i vestiti ai più piccoli

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di Massimiliano Saggese

Una famiglia distrutta: madre, padre e una figlia morti, gli altri due figli in gravi condizioni. Questo è il tragico bilancio dell’incidente avvenuto sabato sera sulla Tangenziale Ovest di Milano, all’altezza di Rozzano, e causato da un tamponamento. Secondo la ricostruzione della Polstrada di Milano, la Honda Jazz su cui viaggiava la famiglia ecuadoriana, di ritorno da un centro commerciale, è stata centrata da una Bmw, guidata da un cinese 41enne, e dunque travolta da una Mercedes in una carambola terminata contro il guardrail.

Sul colpo è morta Maria Fernanda Macas Miranda, 39 anni. La figlia di 12 anni è spirata poco dopo il suo ricovero in ospedale mentre Benjamin Cevallos, alla guida della Jazz è deceduto nella notte fra sabato e domenica. Nell’incidente sono rimasti feriti gravemente anche altri due figli della coppia, un ragazzo di 16 anni e una bimba di 10. Il dramma si è consumato alle 20, sull’asfalto bagnato da un’intera giornata di pioggia: la Bmw ha tamponato, con la parte anteriore sinistra, la Honda, causando un testa coda. Quest’ultima, dopo una brusca rotazione è finita di traverso sulla corsia di sorpasso con la fiancata del lato passeggero verso le auto in arrivo. A quel punto la Mercedes, guidata da un 41enne milanese, l’ha colpita in pieno, uccidendo di fatto la donna di 39 anni. Il marito è arrivato in arresto cardiaco al pronto soccorso, dove è stato sottoposto a un intervento d’urgenza, poi è deceduto. Stessa sorte per la piccola Melissa Ilary, di soli dodici anni, morta qualche minuto prima del padre. Gli altri figli, un ragazzo di 16 anni e una bambina di 10, operata a una gamba, sono tuttora ricoverati. In ospedale ma fuori pericolo il 41enne milanese e il coetaneo cinese che saranno sottoposti al test dell’etilometro e a quelli tossicologici.

Sgomento nel popolare quartiere milanese del Giambellino dove la famiglia di immigrati, descritta da tutti come "felice e sempre sorridente" viveva. Il padre, da vent’anni in Italia, lavorava come corriere: una vita di sacrifici per i figli, con la passione per il Milan e il calcetto come unico svago, mentre la mamma era casalinga. "Erano usciti per comprare dei vestiti ai bambini", lo struggente commento di una parente che non riesce a trattenere le lacrime.