Scatta la tregua fiscale Tasse a rate senza interessi Extra profitti, la stangata

Arriva una nuova stangata sugli extra profitti delle società energetiche. L’aliquota sugli utili passa dal 25 al 35%. È stata modificata anche la base imponibile da tassare. Fino ad ora era calcolata al saldo delle operazioni Iva. Ora sarà applicata sui profitti effettivi, come accade per l’Ires. Novità anche per gli autonomi e il gran popolo delle partite Iva. La soglia dei ricavi e dei compensi cui si applica la flat tax al 15% sale da 65mila a 85mila euro. Ma non basta. Il governo dà il via libera anche alla "tassa piatta" incrementale rispetto al reddito più alto degli ultimi tre anni. Il tetto è fissato a 40mila euro, la tassazione sarà del 15%, con una franchigia al 5%. Lo sconto non riguarderà i lavoratori dipendenti. Confermato l’impianto della cosiddetta "tregua fiscale". Per le cartelle fra mille e 3mila euro si pagherà solo il 50% delle imposte dovute, l’altra parte sarà cancellata. Saranno azzerate le cartelle notificate fra il 2000 e il 2015 con un importo inferiore ai mille euro: un mini-condono. Chi non è riuscito a pagare le tasse quest’anno potrà farlo a rate, senza versare interessi. Per le cartelle tra il 1 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022 sarà prevista solo una mini sanzione al 5% con una definizione agevolata mediante rottamazione o saldo e stralcio con la rateizzazione. In tutti i casi in cui il contribuente sia stato raggiunto da avviso di accertamento o processo verbale della Guardia di Finanza, la regola è sempre pagare tutta l’imposta, con sanzioni del 5% e la possibilità di rateizzazione dell’importo. È stata accantonata, invece, la mini-sanatoria (esclusi reati) per il rientro dei capitali dall’estero. Confermata anche la cedolare secca sugli affitti: è probabile la sua estensione ai locali commerciali. Nella manovra anche il taglio dell’Iva dal 10 al 5% sui prodotti dell’infanzia e per l’igiene intima femminile.

Antonio Troise