
Sei mesi in cella, in Arabia Saudita. L’hostess trevigiana Ilaria De Rosa, 24 anni, è rientrata ieri in Italia dopo esser stata espulsa da Riad: la giovane assistente di volo, che si è sempre dichiarata innocente, è giunta poco dopo le 13 all’aeroporto di Fiumicino con un volo di linea della Saudi Arabian Airlines. Ad attenderla nello scalo, diverse troupe televisive e giornalisti di radio e carta stampata, che però la hostess ha preferito dribblare. Il caso della hostess era emerso a metà maggio, quando la madre era andata dai carabinieri di Castelfranco Veneto a denunciare la scomparsa della giovane che, in quel momento, era a Gedda ma non aveva più dato notizie. La 23enne era stata trovata lo scorso 5 maggio durante una festa in una villa con addosso – secondo l’accusa – una piccola quantità di hashish. Accusa dalla quale la giovane si era sempre difesa, sostenendo, tra l’altro, di conoscere perfettamente le rigide norme in vigore nel Paese in fatto di droga. La hostess era stata anche scagionata dai tre amici che quella sera erano con lei. Al console italiano Ilaria disse che la sua "prima impressione fu quella di una rapina" e di aver capito di esser stata arrestata solo una volta condotta in una stazione di Polizia. La giovane spiegò anche di essere stata formalmente interrogata, in inglese, solo dopo 5 giorni e fu quella l’occasione in cui le fu contestato ogni tipo di addebito circa il consumo o la detenzione di sostanze stupefacenti.
"Ilaria sta bene, è in buone condizioni. Chiede solo che sia rispettato il suo riserbo e quello della famiglia, per dimenticare al più presto questa disavventura" è quanto ha riferito ieri il senatore veneto Pierantonio Zanettin (FI). "Ilaria, mi è stato detto – ha proseguito Zanettin – ha voluto ringraziare per il grande lavoro il nostro corpo diplomatico, in particolare il console a Gedda, Leonardo Costa, che le è stato vicino in questi mesi".