Un viaggio lungo più di un giorno, via dalle bombe, via dalla propria terra con quel poco che ti puoi trascinare dietro e quel tanto che la vita ti ha concesso, i tuoi figli. Natalia Kretova, 46 anni, è riuscita a salvarsi dalla violenza della guerra ma non dal destino: arrivata da Leopoli a Roma, ormai al sicuro con i suoi piccoli di 10 e 11 anni, appena scesa dal bus ha avuto un malore, si è accasciata a terra ed è morta davanti ai suoi piccoli. Un malore di cui sono ancora ignote le cause, l’ha fatta accasciare a terra tra l’incredulità dei passanti. Accanto a lei, mano nella mano, i suoi due bambini hanno subito iniziato a urlare e a piangere. Una suora, anche lei sul pullman, ha subito protetto i due bambini che ora si trovano in una struttura di accoglienza in un monastero a Roma. Natalia aveva lasciato Kremenchuck, sulle rive del Dnipro dove viveva con la sua famiglia, quando l’avanzata dei russi verso Kiev era realtà.
CronacaScappata in bus dall’Ucraina, muore per un infarto all’arrivo a Roma