Saviano annulla gli incontri "Troppo odio contro di me"

Lo scrittore rinuncia a partecipare ad alcuni eventi a Reggio Emilia: "Sono solo"

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di Stefano Chiossi

"Sono ben cinque le azioni giudiziarie pendenti da parte di ministri di questo governo. Chiunque, al mio posto, ne sarebbe paralizzato. Ed è per questo che ho deciso di annullare i miei incontri pubblici". Roberto Saviano va subito al punto. E lo fa in una lettera inviata alla Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, per motivare l’improvvisa assenza rispetto al doppio evento di domenica e lunedì.

Una due-giorni in cui il giornalista e scrittore avrebbe parlato al teatro Valli di Giovanni Falcone, attraverso il suo libro ‘Solo è il coraggio’, soprattutto agli studenti. E che invece è diventata il simbolo del primo fragoroso forfait da comunicare su scala nazionale. Il segnale lanciato dal 43enne di Napoli – legato al romanzo ‘Gomorra’ da cui è nata anche la pluripremiata serie Tv – arriva senza troppi ritardi a dei nomi e cognomi ben precisi: "Sono stato portato a processo dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il vice Presidente del Consiglio Matteo Salvini, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano".

Se la querela con l’ex direttore del Tg2 è del 2018, la vicenda con la premier è tornata alla ribalta nelle ultime settimane. "Il 15 novembre si è celebrata a Roma la prima udienza del processo che mi vede chiamato in causa dalla Meloni per un reato di opinione. Processo in cui Salvini si è costituito parte civile" ricorda lo scrittore. Un episodio che risale al 2020, quando Saviano usò l’appellativo "bastardi" verso i due leader di Fratelli d’Italia e Lega per il loro contrasto alle Ong. E ora con la lettera inviata alla Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, apre un nuovo fronte: "C’è un comportamento feroce, di diffamazione, di isolamento. E questo genera solitudine. Rinuncio perché l’odio è tangibile, quasi a ricordare che lui, Saviano, da 16 anni vive sotto scorta per le minacce ricevute dalla criminalità organizzata.

"Nelle democrazie illiberali funziona così: si selezionano una dozzina di nemici pubblici. E io sono tra i nemici giurati di ogni governo di destra". Immediati i messaggi di solidarietà, anche da parte del Governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, neo-candidato alla segreteria Pd: "A Roberto Saviano va un forte abbraccio: abbiamo bisogno della sua voce e della sua testimonianza". Mentre il leader della Lega Matteo Salvini ha commentato serafico via social: "Saviano rinuncia ad eventi pubblici. Che dite, sopravviveremo?".