Mercoledì 24 Aprile 2024

Sarah corre tra i giganti del football Primo arbitro donna al Superbowl

La finale è l’evento sportivo dei record negli Stati Uniti: show di super artisti e spot milionari. L’annuncio ufficiale delal sua designazione nel giorno dell’insediamento della vice presidente Harris

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di Riccardo Jannello

Non avrà sulla storia dell’umanità l’impatto di Valentina Tereskova, che fu la prima cosmonauta lanciata nello spazio dai russi nel 1963, ma nel suo piccolo anche Sarah Thomas il suo mattoncino nella costruzione della parità di genere lo metterà. Il 7 febbraio sarà uno dei sette arbitri che dirigerà la finale di Superbowl, uno degli spettacoli più fantasmagorici dello sport anche se quest’anno l’evento pagherà pegno al virus. La finale della Nfl (National football league) si giocherà in Florida sul campo dei Tampa Bay Buccaneers, ancora in corsa per raggiungere l’atto conclusivo della stagione (giocheranno domenica una delle finali di Conference con i Green Bay Packers, mentre nell’altra divisione si affronteranno i campioni in carica dei Kansas City Chiefs e i Buffalo Bills). La designazione di Sarah, rappresentante di una ditta farmaceutica di 47 anni nativa di Pascagoula, Mississippi, sposata e madre di tre figli, è avvenuta in un giorno emblematico per gli States, quello in cui ha giurato la prima vice presidente donna, Kamala Harris. E proprio alla giurista californiana si ispira nella difesa dei diritti civili la bionda giudice di gara che sarà addetta, nella squadra di "zebre" – sono chiamati così gli arbitri del football per la caratteristica divisa a strisce verticali bianche e nere – diretta da Carl Cheffers, alla "down maker", vale a dire al perfetto posizionamento della catena che indica le 10 yard da raggiungere per conquistare il primo down.

"Ha già fatto la storia", ha dichiarato il manager dell’evento Troy Vincent Jr. Sarah ha giocato a softball per la Pascagoula High School; all’università di Mobile era nella squadra di basket: è tuttora la quinta migliore realizzatrice nella storia della scuola con 779 punti. Nel 1996 ha deciso di studiare da arbitro di football e tre anni dopo ha debuttato nei college. Dalle serie minori è entrata nel 2013 al corso per "umpires" della Nfl, diventando effettiva l’8 aprile 2015. Il 13 settembre ha debuttato in campo nella gara fra Kansas City Chiefs e Houston Texans. Il 24 dicembre 2016 terminò la sua direzione di linea in Minnesota Vikings-Green Bay Packers con un polso rotto, travolta da due giocatori che si contendevano la palla ovale ai limiti del campo. La Thomas ha debuttato, anche in questo caso prima donna, nei playoff il 13 gennaio 2019 in New England Patriots-Los Angeles Chargers. Adesso il grande salto con il Superbowl. Dietro di lei un’altra giudice di gara è entrata nei playoff: sabato scorso Terri Valenti era all’instant replay – il Var – di Kansas City Chiefs-Indianapolis Colt. Il 7 febbraio il Raymond James Stadium di Tampa non avrà per Sarah il tutto esaurito, 65.857 spettatori.

Il commissioner della Lega, Roger Goodell, ha dichiarato che saranno ammessi gli spettatori nei limiti massimi di sicurezza. Il Superbowl vive nella crisi mondiale: lo scorso anno furono venduti con mesi di anticipo spazi pubblicitari per 435 milioni di dollari, quest’anno la raccolta è ben lontana. Ci sarà comunque la musica: nel 2020 a Miami si esibirono Jennifer Lopez e Shakira, quest’anno ci sarà The Weeknd, il trentenne cantautore canadese Abel Makkonen Tesfayé. Ma i 16mila stimati che entreranno allo stadio presteranno particolare attenzione a Sarah Thomas. Come avvenne – in tv – per Stephanie Frappart, la francese primo arbitro donna in un match di Champions, quello fra Juventus e Dinamo Kiev. Per la cronaca diresse perfettamente.