Venerdì 19 Aprile 2024

Sara Viva Sorge e lo schianto, un collega dell'infermiera: veniva da una settimana pesante

Oggi pomeriggio il funerale della 27enne morta ieri all'alba in un incidente dopo il lavoro. Domani assemblea sindacale

Sara Viva Sorge e l'auto dello schianto

Sara Viva Sorge e l'auto dello schianto

Brindisi, 16 febbraio 2022 - Sara Viva Sorge, l’infermiera morta a San Vito dei Normanni (Brindisi), uccisa in uno schianto dopo il lavoro ieri mattina verso le 6.40, “aveva avuto una settimana pesante, sono andato a controllare: mattina, pomeriggio, pomeriggio, notte e notte. Sì, era stata di turno per due notti di fila. Per noi vuol dire essere in servizio fino alle sei del mattino”. 

Sara Viva Sorge, infermiera morta a 27 anni in un incidente stradale
Sara Viva Sorge, infermiera morta a 27 anni in un incidente stradale

Infermiera di 27 anni morta in un incidente. "Al lavoro per due notti consecutive" A parlare al telefono è un collega di Sara. La giovane infermiera  aveva cominciato a lavorare da appena venti giorni alla Fondazione San Raffaele di Ceglie Messapica, dopo gli studi a Roma dove un giorno le sarebbe piaciuto tornare. Mamma e papà la adoravano. “Entusiasta, solare”, la ricordano in lacrime gli amici. Oggi pomeriggio lo strazio dell’addio, la cerimonia funebre si terrà nella chiesa dell’Immacolata Concezione a San Vito.

Rabbia e dolore

Racconta il collega: “Per domani è stata organizzata un’assemblea sindacale per discutere proprio di questo, i sovraccarichi di lavoro. Abbiamo cominciato a denunciarli un anno e mezzo fa. Se Chiara si lamentava? Non lo so, non lo posso dire. Immagino sia difficile, se non hai ancora esperienza fai fatica a distinguere. Dovrebbero essere i responsabili a pensarci. Invece, e questo è davvero deludente, oggi tra i colleghi c'è stato anche chi si è lamentato perché tutta Italia ha saputo di queste criticità, l’atteggiamento era quasi infastidito. Non è solo la storia di Sara, è quello che sta accadendo in tutta Italia in questo momento. Qualcuno ha osservato, lei tacitamente aveva deciso che le due notti di fila potevano andare bene, non si è rifiutata. Ma non stava a lei decidere se i carichi di lavoro erano eccessivi”.

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La denuncia del sindacato

Conferma Chiara Cleopazzo, sindacalista della Funzione pubblica Cgil di Brindisi: “Siamo arrabbiati. Avevamo scritto, più di una volta. Avevamo aperto un confronto, i carichi di lavoro andavano a pesare sui lavoratori che tornavano a casa sfiniti. Ci sono i documkenti, a parlare. A dicembre, ricordo bene, avevo parlato di minutaggio, c’era proprio una lotta contro il tempo per le singole prestazioni. Anche perché in sanità ci occupiamo di persone. L’azienda si stava mettendo a disposizione per provare a trovare una soluzione”.