Giovedì 18 Aprile 2024

Sara uccisa dall'ex, i testimoni: l'abbiamo vista che si sbracciava

La procura: "Se qualcuno si fosse fermato sarebbe ancora viva". E l'assassino: "E' stato un momento, ora ho paura"

Un biglietto e un mazzo di fiori sul luogo del ritrovamento del corpo di Sara (Ansa)

Un biglietto e un mazzo di fiori sul luogo del ritrovamento del corpo di Sara (Ansa)

Roma, 31 maggio 2016 - Sette giorni di silenzio prima di compiere l'omicidio. Vincenzo Paduano si era come eclissato per poi apparire sabato sera a casa di Sara e dopo una lite mettere nella notte in atto l'atroce delitto. Si delineano sempre più nitidamente i contorni della morte della studentessa universitaria uccisa dall'ex fidanzato, reo confesso, all'alba di domenica all'estrema periferia di Roma. Dopo la 'rottura', Sara Di Pietrantonio ha continuato ad avere contatti soprattutto via sms con il suo ex: erano minacce, ma la ragazza non aveva confidato a nessuno il tono vessatorio di quei messaggi.

Un segnale sottovalutato, forse. Intanto pesano come macigni le le parole del sostituto procuratore di Roma, Maria Monteleone: "Se qualcuno si fosse fermato Sara sarebbe ancora viva". Secondo quanto appurato dagli investigatori, infatti, almeno due scooter sono passati lungo la strada, ma pur vedendo la scena hanno proseguito la loro corsa: i conducenti, rintracciati e ascoltati, si sono giustificati dicendo che non avevano capito cosa stesse accadendo e avevano avuto paura. "Ho visto quella ragazza bionda che si sbracciava ma non ho capito che stava chiedendo aiuto. E così ho tirato dritto - ha raccontato un ventenne in questura, secondo quanto riportano La Repubblica e Corriere della sera -. Pensavo solo che stessero discutendo animatamente. Solo l'indomani, quando stavo giocando a calcetto, i miei amici mi hanno detto: hai visto cosa è successo a  quella ragazza? E lì ho capito tutto. Ho ricollegato tutto alla ragazza bionda che si sbracciava".

Una testimonianza simile l'ha resa un altro giovanissimo che stava accompagnando la fidanzata a casa di ritorno dal mare. Il ragazzo ha detto di aver visto "due persone che litigavano" e comunque "la ragazza gesticolava verso l'uomo e non ha chiesto aiuto". Anche lui avrebbe realizzato solo l'indomani cosa fosse successo alla studentessa.

Intanto oggi la procura di Roma ha chiesto al gip la convalida del fermo del 27enne assassino Vincenzo Paduano per omicidio premeditato e stalking. Al di là della confessione, però, sarà necessario attendere l'esito dell'autopsia per capire se Sara sia morta per le conseguenze delle gravi ustioni o se prima sia stata colpita violentemente o ancora se sia stata strangolata. Tuttavia, quando saranno conclusi gli accertamenti tecnici, la procura chiederà il giudizio immediato per l'assassino.

Paduano attulamente si trova in una cella singola del carcere romano di Regina Coeli ed è sorvegliato a vista 24 ore su 24. "È stato un momento. Ora ho paura", avrebbe dichiarato a chi ha avuto modo di parlare con lui qualche istante in carcere.