Il Titano pronto ad acquistare lo Sputnik V. Il governo sammarinese ha dato il suo assenso al vaccino russo ma ha chiesto l’appoggio del Parlamento. Questo perché nonostante il siero russo sia già usato in molti Stati del mondo (in Europa è utilizzato dall’Ungheria) non ha ancora ricevuto l’approvazione dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco, ma nemmeno di quella statunitense. D’altra parte sono ormai trascorsi 45 giorni da quando, nel resto d’Europa, è iniziata la campagna vaccinale anti Covid e nella piccola Repubblica non è ancora arrivata nessuna fiala. Eppure ci sono accordi ben precisi con l’Italia, prima verbali, poi formalizzati, l’11 gennaio "tra i massimi responsabili delle politiche sanitarie di Italia e San Marino: il ministro della Salute, Roberto Speranza e il segretario di Stato alla Sanità (il ministro, ndr), Roberto Ciavatta. L’intesa sancisce l’adozione di misure equivalenti e, ove possibile, coordinate, di prevenzione e contrasto del contagio da Coronavirus", precisa con una nota il governo sammarinese. Secondo l’intesa intorno al 20 gennaio doveva arrivare una prima fornitura di 300 dosi per avviare la vaccinazione dei medici e, progressivamente, le altre per giungere a 50mila dosi in grado di immunizzare il 70 per cento dei residenti (il totale è poco oltre i 33mila). Ma, a tutto ieri, di vaccini a San Marino nemmeno l’ombra. "A noi siero peggiore". Ira prof e agenti. Ma il ministero: AstraZeneca evita casi gravi Sul piede di guerra il personale sanitario che ha iniziato a vaccinarsi fuori confine, chiedendo aiuto ai vari Ordini dei medici, ma anche la popolazione: sono oltre 600 i cittadini che hanno firmato una petizione on line per chiedere al governo di attivare altri canali per l’approvvigionamento, considerando che il virus corre veloce anche sul Titano dove i decessi, in seguito al contagio da Covid-19 sono stati 71, i contagiati 3.213 ...
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