San Marino avanti con lo Sputnik. "Funziona, pochi effetti collaterali"

Sono circa 10mila i cittadini della Repubblica del Titano vaccinati col siero russo. "Risultati incoraggianti"

Alessandra Bruschi, direttore dell’Istituto per la sicurezza sociale di San Marino

Alessandra Bruschi, direttore dell’Istituto per la sicurezza sociale di San Marino

Bologna, 31 marzo 2021 - Efficacia dello Sputnik V nel combattere il Covid-19 e le sue varianti. La piccola Repubblica di San Marino parteciperà allo studio guidato dall’Istituto Spallanzani con l’invio di campioni biologici dei cittadini che sono stati immunizzati con il siero russo. Oltre novemila le dosi già iniettate che, da una prima analisi effettuata dai virologi sammarinesi, ha dato una risposta immunitaria, già con la prima iniezione, di quasi il 92 per cento, in linea con i risultati pubblicati da The Lancet.

La ricerca è già iniziata?

"Abbiamo fatto 500 prelievi di sangue su quei cittadini che si sono dichiarati favorevoli, affinché i loro dati entrino a fare parte dello studio e li invieremo allo Spallanzani non appena sarà ultimato il protocollo e il nostro Comitato Etico avrà dato il suo benestare", spiega Alessandra Bruschi, direttore generale dell’Istituto per la sicurezza sociale di San Marino.

Intanto vi siete preparati. Quanti campioni contate di inviare a Roma?

"I prelievi sono già iniziati, vogliamo fornire campioni completi della nostra popolazione che tengano conto di tutte le età e, se non partivamo, rischiavamo di lasciare fuori i più anziani: non deve accadere. Poi ci auguriamo che continui un’adesione così massiccia all’iniziativa. Speriamo di riuscire a mandare allo Spallanzani dai tre ai quattromila campioni"

Come funziona il prelievo?

"Sono due: uno viene effettuato dopo che è stata iniettata la seconda dose e uno dopo 21 giorni. Questi campioni serviranno per capire la risposta immunitaria della popolazione sammarinese al Covid-19 sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Viene poi anche fornito un questionario per capire se ci sono stati eventi avversi dopo il vaccino".

Ci sono stati?

"Le reazioni al vaccino che abbiamo registrato si possono classificare come lievi o moderate e in un numero molto basso di casi. Si tratta di un po’ di mal di testa, febbre, dolori muscolari: sintomi che se ne vanno in pochi giorni e sono in linea con quello che può accadere dopo la somministrazione di qualsiasi vaccino. Sulla sicurezza del siero stiamo, comunque, mettendo in piedi uno studio specifico con l’Università di Bologna".

Dopo un blocco di due mesi rispetto ai Paesi dell’area Ue, causa il mancato invio delle dosi di cui tanto si è discusso, San Marino sta procedendo molto velocemente nell’effettuazione dei vaccini.

"Sì, è un grande sforzo per noi, ma dobbiamo recuperare (ieri, tra prima e seconda dose, ne erano già state somministrate 11.269, circa un terzo dei cittadini aventi diritto, ndr)".

Avete anche deciso di vaccinare gli adolescenti che lo vogliono e i cui genitori hanno dato l’assenso.

"Sì, iniziamo domani (oggi per chi legge) con trenta ragazzi che hanno sedici e diciassette anni. La base è volontaria ma c’è già un’ottima risposta: in moltissimi hanno già chiamato per prenotarsi. Loro saranno vaccinati con lo Pfizer".

A oggi San Marino è uno dei primi Paesi al mondo, a parte Israele, che offre la possibilità anche ai giovanissimi di poter effettuare l’immunizzazione contro il Sars-CoV-2.