San Casciano come Riace Statue di bronzo e monete riemergono dall’acqua "Il tesoro delle divinità"

Siena, i reperti recuperati in un sito archeologico dove c’era un santuario etrusco-romano. Trovati vicino a una vasca sacra (I secolo d.C.). Il ministro Sangiuliano: presto il museo

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di Pino Di Blasio

e Federica Damiani

SAN CASCIANO BAGNI (Siena)

Il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano lo ha descritto come "un ritrovamento eccezionale che conferma una volta di più che l’Italia è un Paese ricco di tesori immensi e unici. Ho voluto complimentarmi personalmente con il team di ricercatori e archeologi". Il titolare del dicastero è andato l’altra sera a Grosseto, nei laboratori dove si stanno restaurando i preziosi reperti scoperti nel fango delle terme antiche, assieme al direttore generale dei musei Massimo Osanna. Aveva ammirato quelle 24 statue in bronzo, in perfetto stato di conservazione, e le oltre 5mila monete in oro, argento e bronzo, riemerse grazie alla campagna di scavo al santuario etrusco-romano del Bagno Grande, a San Casciano dei Bagni, ore prima che la scoperta diventasse una notizia ’trend topic’ in tutto il mondo. E passasse alla storia con l’analogia del ritrovamento dei Bronzi di Riace.

I giovani archeologi che nei mesi scorsi hanno estratto le statue dal fango, devono aver provato la stessa emozione di Stefano Mariottini, il sub romano che nel 1972, a 8 metri di profondità rinvenne nel mare della Calabria i ‘nostri’ Bronzi di Riace. I bronzi di oggi estratti dall’acqua termale, quelli di cinquanta anni fa dall’acqua di mare. Sempre l’acqua che tutto protegge e custodisce. Un potente liquido amniotico capace di dare e ridare vita ai desideri di chi si recava nella vasca sacra a chiedere una grazia, una guarigione, un figlio sano e forte. Tanto che quel Santuario è stato identificato come la prima clinica della fertilità della storia.

Le divinità da pregare erano tante in questa vasca dell’antichità; Fortuna Primigenia, Ercole, Apollo, Igea, Iside sono solo alcune. A loro si rivolgevano i fedeli con piccoli voti in bronzo, le famiglie più ricche con intere statue di straordinaria fattura e per volontà dell’Imperatore migliaia di monete di conio create appositamente per il santuario di San Casciano. Solo agli inizi del V secolo d.C. il santuario venne smantellato e chiuso. Il grande tesoro nella vasca fu coperto da tegole e al di sopra vennero calate le colonne del portico sacro a suggellare la chiusura definitiva del luogo di culto.

Oggi tutti questi tesori stanno tornando alla luce. Le statue dovevano essere posizionate sul bordo esterno della grande vasca sacra e ancorate sugli eleganti blocchi in travertino. A più riprese – sicuramente nel corso del I secolo d.C. – le statue furono staccate dal bordo della vasca e depositate sul fondo. Dunque non si tratta di uno scarico di materiale sacro nell’acqua calda, ma di una deposizione rituale, mediata con la divinità. Gli atti votivi proseguirono poi fino al IV secolo d.C. Per il direttore generale Musei Italiani Massimo Osanna "si tratta della scoperta più importante dai Bronzi di Riace e certamente uno dei ritrovamenti di bronzi più significativi mai avvenuiti nella storia del Mediterraneo antico". Il direttore di scavo Emanuele Mariotti ha dichiarato: "La campagna di scavo che ho avuto l’onore e il piacere di dirigere sul campo per 14 settimane tra giugno e ottobre, ha ottenuto risultati stupefacenti e in parte inaspettati. Sebbene già lo scavo del 2021 avesse messo in luce una parte significativa della grande vasca sacra, del suo deposito votivo e delle architetture che la contornavano, i ritrovamenti e la monumentalità esibita del sito hanno superato le nostre aspettative". Anche il president della Regione Toscana Eugenio Giani, ha parlato di " scoperta straordinaria. In Toscana scriviamo oggi una nuova pagina di storia".

Le parole più concrete dal sindaco di San Casciano dei Bagni, Agnese Carletti: "Il ministro Sangiuliano è rimasto molto colpito dalla portata della scoperta e non ha esitato a impegnarsi in prima linea. Il Ministero della Cultura aveva già deliberato un importo per l’acquisto di un immobile del ‘600 nel centro storico di San Casciano, il palazzo dell’arcipretura, che diventerà la sede di un museo. Il ministro Sangiuliano si è detto pronto ad accompagnarci anche nel percorso degli scavi. Un impegno di qualche milione di euro. La volontà di tutti è quella di andare veloci. Credo che I tempi saranno brevi – conclude il sindaco –. Aspettiamo il decreto del Ministero dell’Economia per l’acquisto dell’immobile, nel contempo stiamo lavorando al Progetto del Museo e ai prossimi step degli scavi".