Martedì 23 Aprile 2024

Salvini punta ancora sui migranti. "Protezione speciale non serve. Regioni rosse? Sempre contro"

Il segretario della Lega in tour elettorale in Toscana per le elezioni amministrative di metà maggio "L’Europa ci lascia soli a gestire questo problema, le giunte di sinistra non vogliono i Centri per i rimpatri".

Salvini punta ancora sui migranti  "La protezione speciale non serve  Le Regioni rosse? Sempre contro"

Salvini punta ancora sui migranti "La protezione speciale non serve Le Regioni rosse? Sempre contro"

di Luigi Caroppo

L’Italia "è il paese più accogliente d’Europa" e allora "basta dire che abbiamo alzato i muri per arginare l’immigrazione". Matteo Salvini sa bene che del popolo che cerca fortuna, lasciando casa e famiglia, c’è bisogno anche nel Belpaese laddove gli italiani latitano in settori occupazionali, "ma non possiamo essere lasciati soli a governare l’esodo dal Mediterraneo". E nemmeno essere l’oasi dove i diritti sono messi su un piatto d’argento o dove le leggi "favoriscono" chi scappa (vedi protezione speciale) a differenza di tutti gli altri paesi europei. Della serie: accoglienti sì, ma non fessi. Il leader della Lega, vicepremier e ministro, è stato accolto ieri pomeriggio come una ritrovata star nel teatro ’Guglielmi’, tutto esaurito, di Massa. Selfie a valanga, autografi, ressa di giornalisti e cameramen.

"L’Italia non può accogliere da sola gli immigrati che arrivano da ogni dove. La protezione speciale non è prevista a livello europeo, è stata portata in Italia nel 2020 dal governo giallo-rosso". E snocciola numeri: "Dopo tre anni ha funzionato? – si chiede sul palco insieme al sindaco Francesco Persiani, candidato al bis dal centrodestra senza FdI – Sono stati concessi più di 46.000 permessi, per cercare lavoro, e solo 2.600 sono stati convertiti in contratti, appena il 5%. È giusto cancellarla o no? Questo senza togliere diritti a chi scappa dalla guerra, chi è perseguitato, chi rischia la vita". Ma ripete: "Non possiamo essere lasciati da soli e l’Europa deve dare un senso alla sua esistenza. L’Europa non ci ha mai aiutato sull’immigrazione ed è giunto il momento che lo faccia concretamente". Rivendica i suoi risultati da ministro dell’Interno ("quando c’era la Lega al governo i morti in mare sono stati molti meno, molte meno le tragedie rispetto ai governi successivi") e attacca le Regioni guidate dal centrosinistra che si oppongono alla realizzazione dei Cpr, Centri per i rimpatri: "Non fare un Cpr in Toscana è fare un torto ai toscani. Le uniche quattro regioni che hanno detto no alla positiva e moderna riforma dell’autonomia sono regioni di sinistra, forse dicono no a prescindere. Dire no a un Cpr non è un dispetto a Salvini ma ai toscani". Applausi scroscianti.

"Nel 2023 non si valutano le persone in base al colore della pelle, ma per come si comportano", ma "sono contrario a ius soli e ius scholae. La cittadinanza non può essere un omaggio, ma un percorso consapevole".