Salvini free vax prova lo slalom: "Vince la nostra linea"

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Confindustria si schiera con il premier, salutato e accolto da una lunga standing ovation che dura oltre un minuto. Il presidente del consiglio è seduto in prima fila, accenna un sorriso e saluta col capo gli astanti. Gli altri fanno la figura dei (modesti) comprimari. Il segretario del Pd, Enrico Letta, prova a dire, cercando di tirare dalla sua la ‘fortuna’ di avere Draghi premier, che "Siamo dentro una situazione straordinaria con un presidente del consiglio che sta facendo un lavoro da unità nazionale. Gode del sostegno degli imprenditori, ma anche di altre categorie. Nel suo discorso, Draghi alla fine ha proposto ai sindacati e alle associazioni delle imprese un patto di lavoro e crescita. Noi lo avevamo proposto giè da aprile, quando dissi che bisognava fare come Ciampi nel 1993 e le parti sociali hanno subito colto questa possibilità. La considero una vittoria del Pd" (contento lui).

Giorgia Meloni, dal canto suo, cerca di non ‘perdere terreno’ e sostiene che "il patto con il mondo produttivo (lanciato da Bonomi, ndr) è sicuramente una cosa intelligente da chiedere. Questo non è un tempo nel quale possiamo essere gli uni contro gli altri, riproducendo schemi del passato, ma un momento in cui siamo tutti di fronte a una tempesta, è giusto ricostruire". Poi, ovvio, sostiene che "Draghi non fa abbastanza". Matteo Salvini pure prova a intestarsi Draghi: "Il presidente Draghi all’assemblea di Confindustria dice di no a nuove tasse, dall’aumento dell’Imu alla patrimoniale. Bene! Vince la linea della Lega, viene bloccata la voglia di tasse di PD e 5Stelle. Avanti così", scrive entusiasta su Twitter, ma la verità è che, all’assemblea di Confindustria, Bonomi, quando ha attaccato chi "flirta con i no vax" e "ritarda le riforme" ce l’aveva pure con lui. Salvini ribatte che lui è "un free vax". "Ognuno della sua salute è libero di occuparsi come vuole - spiega -. Io ho fatto una scelta libera e consapevole e mi sono vaccinato, però adesso smettiamola con le tifoserie". Ma non è certo un caso che gli industriali facciano la fila, creando un vero ‘assembramento’, per salutare e per parlare con Giorgetti. Tra un "non ti fermare" e un "vai avanti così", il "siamo con te" è tutto per il volto moderato’: della Lega sì ma ‘draghista’.

Ettore Maria Colombo