Salvini difende lo sceriffo leghista Ma Pd e M5S: "No ai giustizieri"

Il leader del Carroccio: "La difesa è sempre legittima. Lui una brava persona, il morto un poco di buono". Letta chiede lo stop alle armi private. E i grillini gli fanno eco: speriamo che uccidere non diventi la prassi

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di Elena G. Polidori

Matteo Salvini blinda l’assessore del Carroccio di Voghera, Massimo Adriatici, invocando la "legittima difesa", ma da sinistra le reazioni all’omicidio del 39 enne Youns El Boussetaoui sono spietate. E quella più pesante è del segretario del Pd, Enrico Letta, che coglie l’occasione per attaccare frontalmente Salvini su un tema urticante per la destra. "Dopo quanto accaduto, una cosa dobbiamo e possiamo farla: StopArmiPrivate. In giro con le armi solo poliziotti e carabinieri". Attacco a Salvini, dunque, e alla base elettorale leghista da sempre sensibile al tema della difesa personale e dell’uso privato di armi.

Il resto del centrodestra ieri è rimasto in silenzio dopo i fatti di Voghera, mentre la reazione di Pd, M5s e di altre forze politiche di area è stata invece compatta: "È un fatto gravissimo, la Lega deve prendere le distanze", è stato il filo rosso conduttore di una valanga di reazioni polemiche a cui Salvini ha risposto con convinzione: "Prima di condannare una persona per bene che si è vista aggredita e avrebbe reagito – ho sentito che addirittura da sinistra, dal Pd, si chiedono prese di distanza – aspettiamo le ricostruzioni dei fatti", ha risposto Salvini. Aggiungendo: "È stata legittima difesa. È partito un colpo che purtroppo ha ucciso un cittadino straniero che, secondo quanto trapela, è già noto in città e alle forze dell’ordine per violenze, aggressioni, addirittura atti osceni in luogo pubblico".

Parole che, hanno aumentato lo sdegno. "I leghisti stanno già offrendo uno spettacolo disgustoso – ha commentato l’eurodeputato dem, Pierfrancesco Maiorino – nel frattempo c’è una persona morta, morta per davvero". Sconcertato anche Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana: "Il solo pensiero che un cittadino vada in giro per la città armato è terrificante. Il fatto poi che in questo caso si parli di un rappresentante delle Istituzioni va oltre ogni più tetra immaginazione. A questo porta parlare di “difesa sempre legittima”. A questo rischia di portare l’avere sempre più armi in mano ai cittadini. Io non voglio vivere in un Paese del genere".

Duro il commento del M5s. "È importante – ha ribadito a caldo il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia – che non passi l’idea, neanche strisciante, che nel nostro Paese sia possibile farsi giustizia da soli con una pistola". "Penso sia inconcepibile – gli ha fatto eco Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera – che un uomo delle istituzioni possa andare in giro con un’arma e sostituirsi alle forze dell’ordine". "Davvero per la Lega la risposta alla criminalità può essere mettere una pistola in tasca a ogni cittadino per farsi giustizia da sé? – si chiede ancora il grillino – Un’involuzione disumana". E, infine, il senatore Francesco Laforgia di LeU: " Vergognoso che anche di fronte alla morte non si trovi la serietà per esprimere parole di condanna".