Giovedì 18 Aprile 2024

Chi era Salvatore La Motta, ergastolano killer. Perché era in permesso premio

Prima di suicidarsi ha ucciso due donne, 30 anni dopo i primi delitti. Il difensore: "Ero in caserma, si è sparato davanti ai carabinieri". Nordio chiede "accertamenti urgenti"

Riposto (Catania): Salvatore La Motta ha ucciso due donne e poi si è sparato

Riposto (Catania): Salvatore La Motta ha ucciso due donne e poi si è sparato

Riposto (Catania), 12 febbraio 2023 - Ergastolano in regime di semilibertà, in permesso premio, ieri mattina a Riposto (Catania) ha ucciso due donne e si è sparato con la stessa calibro 38. Lo ha fatto davanti ai carabinieri, era arrivato in caserma per costituirsi. La città è sotto choc. Come l'avvocato Antonino Cristofero Alessi, difensore del killer suicida, Salvatore 'Turi' La Motta, 63 anni, condannato per omicidi di mafia e fratello del boss Benedetto 'Benito'. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha chiesto "accertamenti urgenti".

Due donne uccise a Riposto (Catania): killer suicida
Due donne uccise a Riposto (Catania): killer suicida

"Si è sparato davanti ai carabinieri"

"Sono sconvolto - racconta l'avvocato Alessi al telefono -. Ieri ero in caserma per un'altra vicenda. Quando ho capito la gravità di quel che era accaduto, delle due donne uccise, ho chiamato Salvatore La Motta al telefono, gli ho chiesto di costituirsi. Lui poi mi ha richiamato per dirmi, "Antonio sono qui.  Speravo che la mia presenza lo tranquillizzasse.  Sono rientrato in caserma. Non vedevo lui, vedevo i militari, sentivo che gli dicevano: butta l’arma, butta l’arma, speravo che tutto si risolvesse. Invece ho sentito uno sparo e poi l’ho visto a terra. Sono sconvolto".

Due omicidi nel 1992 e due donne uccise 30 anni dopo

"Sì, capisco il ragionamento. Certo che è un fallimento per tutti. Ma la legge prevede le licenze, quando si valuta che un detenuto si comporta bene. Non solo: Salvatore La Motta fino al 3 gennaio e per tutto il periodo del Covid era stato in licenza straordinaria, quindi viveva a Riposto con un fratello. Non solo lui, lo prevedeva una legge ad hoc per 700 detenuti in semilibertà per evitare il contagio.  L'altro fratello, Benedetto 'Benito' è in carcere. Ha un processo per omicidio e un altro procedimento per mafia, entrambi in fase di appello".

Perché Salvatore La Motta era in permesso premio

Chiarisce l'avvocato Alessi. "Salvatore La Motta era un ergastolano in semilibertà. Godeva di permessi premio da almeno 3 anni. Sabato doveva rientrare, dopo una settimana fuori. Non era una licenza eccezionale questa persona aveva fatto un percorso riabilitativo. I permessi sono previsti dall'ordinamento. Il magistrato applica la legge. Non c’erano sospetti su questa persona che potesse fare un gesto così insano. Nessuno lo poteva prevedere".

Carmelina Marino e Santa Castorina uccise: si cerca il movente

"È un fallimento per tutti - ripete l'avvocato -. Per le famigliedelle vittime e per la famiglia di Salvatore La Motta, che è comunque un essere umano. Ho cercato di fare il mio dovere, ho cercato di farlo costituire. Chi poteva immaginare... Cordoglio per le donne, ancora una volta vittime di violenza, e questa è la cosa che fap iù male. Il movente? Dai primi accertamenti è passionale. Ma lo diranno le indagini".