«Deiana è stato ucciso», riaperto il caso dell’uomo scomparso. Era sparito da casa il 9 marzo del 2009

Sarebbe stato ucciso e poi seppellito da qualche parte nella Bassa Comasca. A questa conclusione sono giunti in questi giorni gli inquirenti

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Villa Guardia, 16 gennaio 2015 -  Salvatore Deiana sarebbe stato ucciso e poi seppellito da qualche parte nella Bassa Comasca. A questa conclusione sono giunti in questi giorni gli inquirenti della Squadra Mobile di Como, coordinati dal sostituto procuratore Massimo Astori, che hanno riaperto il caso della sua scomparsa, rimasto senza spiegazioni dal 9 marzo 2009, quando non tornò più a casa, a Villa Guardia. Deiana aveva 39 anni, ed era uscito dal carcere da poche settimane, al termine della condanna per il tentato sequestro di persona dell’imprenditore comasco Marcello Priante. Ma la notte tra l’8 e il 9 marzo, Deiana era sparito. Ora gli inquirenti indagano per omicidio volontario, sulla scorta di nuovi elementi che li portano a ipotizzare che il trentanovenne, la notte della sua scomparsa, potrebbe essere stato aggredito all’interno di un locale pubblico e poi fatto sparire nelle prime ore dell’alba. L’omicidio si legherebbe a uno scontro tra Deiana e un altro soggetto, per un regolamento di conti maturato all’interno dell’ambiente della criminalità locale. Le indagini, in questa fase, sarebbero abbastanza circostanziate, al punto che nelle ultime ore, la Squadra Mobile ritiene di aver individuato anche il luogo in cui sarebbe avvenuto il seppellimento, e nel quale si sono concentrate le ricerche per arrivare a individuare i resti dell’uomo.

Elementi che sono serviti non solo a riaprire le indagini sulla scomparsa del trentanovenne, ma anche a ipotizzare che sia stato ucciso quella notta stessa, e quindi a procedere per omicidio volontario. Tre anni dopo, la mattina del 20 luglio 2012, era scomparso anche il fratello Antonio, 36 anni, uscito di casa alla guida di una Kawasaki e mai più rivisto. La famiglia più volte aveva lanciato appelli, nella speranza che qualcuno si facesse avanti ad aiutare le indagini, ma inutilmente. Ora invece la Squadra Mobile è arrivata a nuove e significative novità, che all’improvviso sono riuscite a dare una spiegazione a quella sparizione, con buone probabilità di localizzarne anche il corpo. Per il momento, gli inquirenti si stanno concentrando sulla morte di Salvatore, senza alcuna connessione con la scomparsa del fratello. Arrestato nel giugno 2004 per l’aggressione a Priante, un tentativo di sequestro di persona a scopo di rapina avvenuto due mesi prima, Salvatore Deiana era stato condannato a 6 anni e 8 mesi di carcere, poi ridotti dalla liberazione anticipata.