Mercoledì 24 Aprile 2024

Sacchetti frutta a pagamento, il ministero: "No riuso, ma sì a monouso da casa"

Sacchetti biodegradabili, "con riuso rischio contaminazioni". Legambiente smonta le 'bufale'

Sacchetti per la frutta a pagamento (Ansa)

Sacchetti per la frutta a pagamento (Ansa)

Roma, 4 gennaio 2018 - I sacchetti bio non si potranno riutilizzare ma i consumatori potranno portarli da casa. Dopo la polemica scoppiata sul caso dei sacchetti per la frutta e la verdura a pagamento il ministero della Salute rende nota la sua posizione ufficiale per tentare di placare il disappunto dei consumatori che si è riversato soprattutto sui social. Se non si potranno riutilizzare, chiarisce il segretario del  Giuseppe Ruocco "non siamo contrari al fatto che il cittadino possa portare i sacchetti da casa, a patto che siano monouso e idonei per gli alimenti".  "Il riutilizzo dei sacchetti - ha spiegato ancora Ruocco - determinerebbe infatti il rischio di contaminazioni batteriche con situazioni problematiche". Il titolare dell'esercizio commerciale, ha aggiunto il segretario generale del ministero della Salute, "avrebbe ovviamente la facoltà di verificare l'idoneità dei sacchetti monouso introdotti".

Sacchetti per frutta a pagamento, ecco quanto ci costano

Intanto Legambiente prova a fare chiarezza sui nuovi bioshopper a pagamento, biodegradabili e compostabili, entrati in vigore dal 1 gennaio 2018 sulla base di una direttiva europea. L'associazione ambientalista punta il dito contro le bufale che stanno circolando in questi giorni: dalla cosiddetta 'tassa occulta' alla questione del monopolio di Novamont, azienda a cui si deve l'invenzione del Mater-Bi. Da sempre - chiarisce Legambiente - i cittadini pagano in modo invisibile gli imballaggi che acquistano con i prodotti alimentari ogni giorno, la differenza è che dal 1 gennaio, con la nuova normativa sui bioshopper, il prezzo di vendita del sacchetto è visibile e presente sullo scontrino. Altra bufala, la questione del monopolio di Novamont: per Legambiente si tratta di una accusa senza alcun fondamento, dato che in Italia si possono acquistare bioplastiche da diverse aziende della chimica verde mondiale.

Infine l'associazione affronta proprio il tema della possibilità di riutilizzare i sacchetti monouso. Secondo Legambiente il Ministero potrebbe dare il permesso, attraverso una circolare, di far usare sacchetti riutilizzabili come ad esempio le retine, pratica già in uso nel nord Europa.