Bagagli a mano, Ryanair nel mirino. L'Antitrust: non si pagano a parte

L'Autorità denuncia: pagare dai 6 ai 10 euro per viaggiare con il trolley è una pratica commerciale scorretta e ingannevole Bagagli a mano, Ryanair: "Pronti a collaborare con l'Antitrust"

Ryanair (LaPresse)

Ryanair (LaPresse)

Roma, 21 settembre 2018 - Ancora guai per Ryanair. La compagnia irlandese è finita nel mirino dell’Antitrust (e non è la prima volta) per la decisione di far pagare il bagaglio a mano che, invece, deve essere considerato "un elemento essenziale del trasporto", come mette in chiaro l’Authority per la concorrenza. Se si vuole far pagare i viaggiatori per portarlo a bordo, dunque, "il prezzo deve essere compreso nel costo base del biglietto, senza supplemento". È proprio con questa motivazione che l’Antitrust ha avviato un procedimento nei confronti della nuova policy sui bagagli a mano di Ryanair, che potrebbe configurarsi come "pratica commerciale scorretta" perché falserebbe il prezzo finale e, quindi, anche la comparazione tra le tariffe delle varie compagnie aeree.

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La più famosa linea aerea low cost deve il suo successo soprattutto alla possibilità, data fin dall’inizio ai viaggiatori, di portare sul velivolo un bagaglio a mano consistente, in sostituzione della valigia, senza sovraprezzo nè code al ritiro bagagli. Una rivoluzione all’epoca. Ora, invece, volta completamente pagina e vuole applicare un pagamento per il bagaglio a mano tra i 6 e i 10 euro, secondo diverse modalità, per i voli prenotati a partire dal primo settembre e operativi dal primo novembre. Una decisione che ha fatto salire sulle barricate viaggiatori e associazioni dei consumatori, che si sono immediatamente rivolte sia all’Antitrust che all’Enac, mettendo in evidenza "la mancata trasparenza tariffaria" che falserebbe "la comparazione con le tariffe delle altre compagnie". E il provvedimento dell’Authority ha dato loro ragione, ricordando che la prassi "di tutte le compagnie aeree" prevede, nella tariffa base, un bagaglio a mano "di dimensioni e peso astrattamente idonei alla sua collocazione negli appositi spazi del velivolo". Le cappelliere, insomma – dice in parole povere l’Antitrust – sono lì apposta per contenere il trolley, che dovrebbe "essere considerato un elemento indispensabile del servizio di trasporto passeggeri".

Ma c'è dell'altro. Secondo l’Antitrust, "l’inadeguata trasparenza tariffaria appare rafforzata dalle ripetute modifiche delle regole e condizioni" che creano "confusione" e aumentano "il rischio di incorrere in sovraccosti" per non aver rispettato le nuove norme. Le nuove tariffe di Ryanair per i bagagli a mano erano finite nel mirino dei consumatori anche perché sarebbero state applicate per i viaggi prenotati prima del 1 settembre, tanto che il 6 dello stesso mese, la compagnia, subissata dai reclami, aveva assicurato i rimborsi. Il Codacons, intanto, esulta per la decisione dell’Antitrust e avverte la compagnia irlandese che "se verrà accertata la pratica commerciale scorretta, Ryanair dovrà rimborsare tutti i clienti che hanno speso soldi per supplementi ingiusti, pena azioni legali da parte nostra".