Venerdì 19 Aprile 2024

"Russia terrorista" L’Ue vota la risoluzione Il no di quattro italiani Si astiene il M5S

L’Europarlamento approva la mozione di popolari, conservatori e libdem. Smeriglio, Cozzolino e Bartolo (Pd) e Donato (ex Lega) si oppongono . Conte spiega la scelta: "Così la tensione sale alle stelle"

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di Alessandro Farruggia

Il Parlamento Europeo approva con 494 voti favorevoli la risoluzione per riconoscere la Russia come "stato sponsor del terrorismo", ma tra i 58 contrari ci sono ben quattro italiani – gli eurodeputati Pd Smeriglio, Cozzolino e Bartolo e la ex leghista Donato, ora al misto – mentre tra i 44 astenuti c’è tutta la delegazione del Movimento Cinque Stelle. Hanno votato per la risoluzione invece la delegazione di Fratelli d’Italia, e così la gran parte dei deputati del Pd (con qualche distinguo) e tutti quelli di Lega e Forza Italia.

Secca la replica della portavoce del ministero degli Esteri russo, l’aggressiva Maria Zakharova: "Propongo di riconoscere il Parlamento europeo come sponsor dell’idiozia".

La risoluzione, presentata dal Ppe, insieme al gruppo liberaldemocratico Renew Europe e dal gruppo Conservatore Ecr (di cui fa parte FdI), ha avuto l’appoggio massiccio di queste tre formazioni, ed è stata sostenuta anche dalla maggioranza dei Verdi e del gruppo S&D (Socialisti e Democratici). Questi due gruppi si sono comunque spaccati: 12 eurodeputati S&D si sono astenuti, e altri nove hanno votato contro (; tra i Verdi non ci sono stati astenuti, ma quattro di loro hanno votato contro. Si sono spaccati anche il gruppo Id della destra sovranista: con 24 eurodeputati a favore (tra cui tutti gli italiani della Lega), 26 contrari e sei astenuti, e quello della Sinistra unitaria, con quattro favorevoli, 11 contrari e 15 astenuti.

Dopo il voto il sito web del Parlamento Europeo è stato attaccato da un gruppo di hacker filorussi, Killnet, che ha rivendicato l’azione che ha tenuto per ore bloccati i server. "Il sito – ha confermato la presidente dell’Euparlamento, Roberta Metsola – è sottoposto ad un attacco informatico sofisticato, i nostri esperti di Informatica lo stanno respingendo, proteggendo i nostri sistemi. Questo succede dopo che abbiamo dichiarato la Russia come uno Stato sponsor del terrorismo. La mia risposta è Slava Ukraini". Gloria all’Ucraina.

Gli italiani contrari alla risoluzione hanno motivato il loro voto come un tentativo di mantenere aperte prospettive di pace. "Indicare la Russia come stato terrorista – osserva il Pd Massimiliano Smeriglio – è un punto di non ritorno, che allontana invece di avvicinare una soluzione politica, lasciando in campo la sola opzione militare". "So che la Russia è l’aggressore, so che sta agendo contro ogni convenzione internazionale – sostiene il Pd Achille Variati – ma il mio ragionamento è in linea con quello che disse Macron: bisogna agire perché la Russia non vinca, ma senza pretendere di umiliarla. E se la definiamo uno Stato terrorista, come faremo poi ad aprire con quel soggetto un negoziato?".

I M5s sono invece attestati sulla linea “terzista“ di Giuseppe Conte. "Dopo nove mesi di guerra – osserva il presidente dei M5s – è arrivato il momento di abbassare i toni e lavorare per un negoziato di pace. La risoluzione votata dal Parlamento Europeo invece esacerba una tensione già alle stelle. Non è accusando uno Stato di essere terrorista che lo convinci a sedersi al tavolo negoziale, anzi lo irretisci e ottieni l’esatto opposto. Risoluzioni di questo tipo rischiano dunque di essere controproducenti al nostro fine ultimo che è quello della pace". "Insieme ai nostri europarlamentari – prosegue Conte – ci siamo confrontati e abbiamo deciso di astenerci. Pur confermando la risoluta condanna della Russia senza se e senza ma è pur condividendo i paragrafi della risoluzione in cui si esprimeva solidarietà all’Ucraina, non potevamo sostenere la richiesta di incrementare il supporto militare. Noi crediamo che l’Ue si debba ispirare ai valori della piazza di Roma che lo scorso 5 Novembre ha indicato in maniera chiara e forte il percorso da intraprendere per far dialogare le due parti e convincerle a negoziare".