Martedì 23 Aprile 2024

Russia a gamba tesa sul voto Letta accusa la Lega: amici vostri

Medvedev agli elettori: punite questi stupidi governi. Ma Salvini replica: "Alla fine voteranno gli italiani"

di Ettore Maria Colombo

I russi, nonostante tutti i problemi che hanno in casa – vedi la guerra in Ucraina e i riflessi sull’economia – continuano con le loro "gravi ingerenze" nella politica interna italiana. Già avevano esultato per la caduta del governo Draghi ("Fuori un altro!", dei nemici della Russia, era il sottinteso, dopo Johnson), il quale Draghi, peraltro, è ancora lì. Ora ci ricascano. La gaffe negli ‘affari interni’ del nostro Paese – sempre frutto del più putiniano di tutti i russi, dagli Urali alla Crimea, Dmitri Medvedev - è altrettanto grave, oltre essere una gaffe cosmica.

È, anche, una ottima scusa, per il centrosinistra (da Letta fino a Di Maio) e per il Terzo Polo (da Calenda a Renzi) per attaccare il centrodestra. La colpa della mancata difesa del nostro Paese sarebbe tutta di Giorgia Meloni, la quale – nonostante passi un giorno sì e l’altro pure a fare professioni di atlantismo e a ribadire che "le alleanze internazionali dell’Italia (Usa, Nato, Ue) quelle sono e quelle resteranno" – viene tirata in ballo dai suoi avversari politici.

I quali, invece di prendersela con Matteo Salvini (le cui simpatie filorusse sono agli atti da tempo) o con Silvio Berlusconi, che con Putin conserva, gelosamente, un’amicizia personale e decennale, se la prendono con la leader di Fratelli d’Italia. E, dunque, è proprio la nuova uscita pubblica di Medvedev, stavolta via Telegram, a scaldare ancora di più la campagna elettorale. L’ex presidente russo vorrebbe che i governi europei fossero "puniti per la loro palese stupidità. L’inverno è più caldo e confortevole in compagnia di Mosca". Parole che scatenano la reazione specie del Pd. Enrico Borghi della Segreteria dem parla di "grave ingerenza, tutti ne prendano le distanze, iniziando da una destra sempre più ambigua sul tema". "Che ne pensa Meloni?!" si chiede la capogruppo alla Camera dem, Debora Serracchiani.

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio definisce "inaccettabili" le ingerenze, e chiede che tutti (cioè la destra…) condannino. Il leader di Azione Carlo Calenda, come suo solito, va oltre: "La Russia e Medvedev, il 25 settembre avranno un’amara sorpresa. Ci impegneremo a sconfiggere i loro ‘amici’ Conte, Berlusconi e Salvini". In serata Matteo Salvini dica la sua: "Non mi interessano gli insulti dei dem. Voteranno gli italiani e non i russi, i cinesi o gli eschimesi. All’estero possono dire quello che vogliono, non mi interessa fare polemica col resto del mondo",

Fratelli d’Italia respinge, ovviamente, al mittente le illazioni: "Le accuse mosse dagli esponenti della sinistra sono risibili quasi quanto le dichiarazioni di Medvedev. Lo confermano – afferma il presidente dei senatori di FdI, Luca Ciriani – i voti espressi in Parlamento che hanno sempre attestato la postura occidentale e all’interno della Nato, dei partiti di centrodestra. Spiace non poter dire lo stesso dei partiti con cui il Pd ha deciso di allearsi e di sostenerne i candidati nei collegi uninominali" (e qui ce l’ha, evidentemente, con quei ‘panciafichisti’ di Bonelli e Fratoianni...). Più esplicito il senatore di Fdi, Giovanbattista Fazzolari: "Nuova penosa dichiarazione del vicepresidente del Consiglio nazionale russo, diventato ormai una macchietta a livello planetario, a testimonianza della profonda decadenza del regime putiniano". È proprio così.