Sabato 20 Aprile 2024

Runner ucciso dall’orso: Andrea Papi era vivo quando è stato aggredito. La Provincia abbatterà l’animale

La conferma dall’autopsia. Il presidente Fugatti firma l’ordinanza: soppresso insieme ad altri tre esemplari pericolosi

Andrea Papi aveva 26 anni: è stato trovato morto nei boschi di Caldes. L'ipotesi: sbranato da un orso

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Trento, 7 aprile 2023 – Andrea Papi è stato ucciso dall’orso. La conferma arriva dai primi rilievi autoptici, che a seguito di operazioni peritali, hanno stabilito che il runner trovato morto ieri notte in Trentino era vivo al momento dell'aggressione da parte di un orso tra i boschi di Caldes, in Val di Sole

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Sin dal ritrovamento del cadavere, dopo aver visto le ferite presenti sul corpo, era subito emerso che si trattava di lesioni procurate da un animale selvatico di grandi dimensioni. La conferma è giunta con l'effettuazione dell'esame autoptico. È già stato dato il nulla osta alla sepoltura. Rimane da individuare l'esemplare responsabile dell'aggressione, per cui sono stati disposti gli esami sui campioni di dna prelevato, che verranno eseguiti presso i laboratori della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige. 

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La provincia di Trento: “Orso sarà abbattuto”

Dopo la conferma arrivata dell’autopsia, il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha annunciato che l'orso killer sarà abbattuto insieme ad altri tre esemplari ritenuti pericolosi. Si tratta di 'MJ5', l'orso che il 5 marzo ferì Alessandro Ciccolini in Val di Rabbi, 'JJ4', l'orsa che il 22 giugno 2020 aggredì Fabio e Christian Misseroni, rispettivamente padre e figlio, e 'M62', orso che si è reso protagonista di episodi sull'altopiano della Paganella.

Parlando in conferenza stampa, Fugatti ha anche fatto sapere che il numero orsi dovrà essere dimezzato e portato a circa 50 plantigradi come previsto dal progetto originale del 1996.

Associazioni animaliste divese

Anche il WWF Italia si è espresso a favore del “protocollo previsto dal Pacobace che contempla anche la rimozione” dell’animale. "Se un individuo mostra conclamati comportamenti pericolosi per l'incolumità umana, arrivando ad aggredire mortalmente una persona, la rimozione di questo individuo diminuisce i rischi di nuovi episodi simili e migliora l'accettazione sociale della popolazione verso la specie. Il ricorso alla rimozione deve, ed è sempre bene ribadirlo, essere in ogni caso l'ultima soluzione, quando la pericolosità dell'animale è conclamata e non esistono altre possibili soluzioni", sostiene l’associazione del panda in merito alla morte di Andrea Papi. 

Di diverso avviso l’Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa). "Massimo rispetto per il dolore dei familiari di Andrea Papi ma riteniamo che occorra andare a fondo nelle indagini e ricostruire quanto accaduto, difficilmente infatti a detta degli esperti un orso uccide se non si sente in pericolo ed infatti erano oltre cento anni che un orso non aggrediva a morte un uomo, noi come animalisti chiediamo che questo orso non sia abbattuto in quanto siamo certi che la sua sia stata una rezione di difesa e comunque prima di procedere a qualunque azione nei confronti dell'orso devono essere assunti pareri degli esperti anche internazionali e non solo di parte", fa sapere l'Aidaa,