Rudy Guede libero, Raffaele Sollecito: "Non ha mai detto la verità"

"Così io e Amanda Knox ci siamo fatti 4 anni di carcere"

Raffaele Sollecito in tv a 'Otto e mezzo' nel 2015 (Ansa)

Raffaele Sollecito in tv a 'Otto e mezzo' nel 2015 (Ansa)

Perugia, 24 novembre 2021 -  Lavora a Milano anche se, come testimoniano i social, torna spesso nella sua Puglia. Raffaele Sollecito (foto) è uno dei protagonisti del delitto di Perugia: condannato, assolto; di nuovo condannato per poi essere definitivamente assolto nel 2014 dalla Corte di Cassazione.

Sollecito, cosa pensa della scarcerazione di Rudy Guede? «Guede è stato giudicato colpevole con una sentenza passata in giudicato. È stato condannato a sedici anni e non so quanto tempo sia rimasto in cella. Rispetto la legge. Resta il fatto che io mi sono fatto quattro anni di carcere gratis. E anche per colpa sua, perché non ha mai voluto dire la verità, ho rischiato di essere condannato a trent’anni».

Ha pagato il suo debito con la giustizia, ora Guede rientra in società... «Non conosco il suo percorso e neanche mi interessa».

Se lo incontrasse, cosa gli direbbe? «Vorrei capire perché ha mentito, perché mi ha tirato in mezzo, perché ha insistito a raccontare una cosa che non esiste, senza mai sentire l’esigenza di dire la verità. E lo dicono i giudici, non lo dico io. Lo dicono le sentenze. E come ho già detto rispetto la legge».

È riuscito a superare questa vicenda o le capita di notte di avere degli incubi? «No, dormo sereno perché ho sempre saputo di essere innocente. Non ho mai avuto incubi, certo mi chiedo perché io abbia dovuto restare in carcere quattro anni, quattro lunghissimi anni».

Ha più sentito Amanda? «Sì, ci sentiamo ogni tanto. Ho saputo ultimamente che ha avuto una bambina e le ho fatto gli auguri».

Alla famiglia di Meredith cosa direbbe oggi? «Mi rammarica che si siano innamorati della ricostruzione fornita da chi ha fatto le indagini, che si siano fatti convincere dagli investigatori e che invece non abbiano avuto la verità che meritano».

È riuscito a rifarsi una vita, lontano dalla vicenda di Perugia? Ha una compagna? «Sì, è vero, all’inizio ho avuto difficoltà a trovare un’occupazione. Da qualche anno, però, lavoro a Milano, sono un ingegnere informatico. Fidanzato? A questa domanda preferisco non rispondere».