Sabato 20 Aprile 2024

Rousseau, porta in faccia ai legali M5S

Casaleggio nega gli elenchi degli iscritti agli avvocati giunti nella sede dell’associazione. I grillini: ci saranno conseguenze gravi

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di Elena G. Polidori

Nessun ‘cessate il fuoco’ tra il Movimento 5 stelle e la piattaforma Rousseau di Davide Casaleggio sulla lista degli iscritti. Anzi. La guerra continua e non si esclude affatto che stavolta possa davvero proseguire a carte bollate, davanti a un giudice, in tribunale.

Ieri, scaduto l’ultimatum di Vito Crimi che solo cinque giorni fa aveva inviato una diffida all’associazione Rousseau perché consegnasse i dati degli iscritti M5s, i legali del Movimento si sono presentati nella sede di Milano dell’associazione per chiedere la consegna dell’elenco ufficiale. Una richiesta che, come era stato annunciato da Davide Casaleggio, è stata respinta. "Il blitz di Crimi è stato solo una imbarazzante sceneggiata", ha commentato Casaleggio.

Secca la controreplica del Movimento che ha annunciato un procedimento d’urgenza al tribunale civile, perché "è successo un fatto gravissimo", si leggeva in un post pubblicato su Fb. "I nostri esperti informatici e periti forensi – si legge ancora – si sono recati presso gli uffici dell’associazione Rousseau per ricevere i dati in consegna. Che purtroppo non ha provveduto alla consegna e ciò è oggettivamente grave e palesemente illegittimo". Secondo i 5 stelle, le richieste di Casaleggio non hanno fondamento legale: "In tale modo l’associazione Rousseau cerca di ostacolare e di rinviare, come già da tempo, la possibilità per gli iscritti di esercitare i propri diritti associativi e di esprimersi sul nuovo progetto politico; è inaccettabile che un soggetto privato possa tentare di ostacolare l’attività di una forza politica del Parlamento e di governo".

Quindi il post del M5s si conclude promettendo che la situazione sarà sanata: "I dati degli iscritti, nei prossimi giorni, torneranno nella disponibilità del M5s questo è certo", scrivono e "chi ha rallentato questo processo si assumerà tutte le responsabilità nelle sedi giudiziali penali, civili e amministrative".

Sempre ieri, da fronte Rousseau era arrivata la nuova mossa: in un post pubblicato sul Blog delle stelle, la socia Enrica Sabatini aveva spiegato come cambiare la titolarità dei dati: "Ogni iscritto può chiedere il trasferimento ad altro titolare, tra cui ad esempio Associazione Rousseau", svelando anche che negli ultimi 20 giorni "mille persone hanno deciso di disiscriversi dal M5s e di impedire che i propri dati vengano consegnati, contro la loro volontà, a soggetti terzi".

Nel frattempo, in ambienti M5s si commenta come le parole Rousseau si possano tradurre con una "grossolana ammissione di colpa sulla questione dei dati personali. Invitando gli iscritti a fare esplicita richiesta per il mantenimento dei propri dati su Rousseau, l’associazione finisce per ammettere che la detenzione di quei dati è, appunto, illegittima". Stoccata finale. I mille iscritti che si sono cancellati da M5s?. "Rousseau se li tenga – si dardeggia – noi siamo 180 mila". Insomma, avanti con il tribunale, ma nel frattempo, a Cagliari, i legali M5s hanno presentato un’istanza per chiedere la revoca dell’avvocato Silvio Demurtas come curatore speciale e quindi pieno riconoscimento di Crimi quale rappresentante legale. L’avvocato sardo però va avanti: "Ho presentato un’istanza nella quale chiedo che vengano consegnati a me gli elenchi degli iscritti", mettendo in campo una terza mossa che rende il M5s un ginepraio di problemi legali impossibile da dipanare. Anche per l’avvocato Giuseppe Conte.