Martedì 23 Aprile 2024

Rousseau cede i dati degli iscritti Casaleggio lascia i 5S, finisce un’era

Raggiunta l’intesa economica. Conte: "Adesso il voto". Il figlio del fondatore: "Hanno tradito gli ideali di papà"

Migration

di Elena G. Polidori

Nasce il nuovo Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte, muore quello vecchio, fondato da Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo. A poche ore dalla scadenza del termine dei 5 giorni, indicato dal Garante della Privacy all’Associazione Rousseau per rilasciare l’elenco degli iscritti, Davide Casaleggio ha annunciato, "con dolore", il suo addio: "Neppure mio padre riconoscerebbe un Movimento come questo", affonda il colpo.

È la fine di un’epoca, il punto di svolta dopo 11 anni durante i quali l’Associazione Rousseau è stato il perno della vita democratica interna del Movimento. Il simbolo stesso della democrazia diretta, la ‘cruna dell’ago’ dentro cui far passare ogni decisione, ogni scelta, ogni passaggio politico della vita degli eletti grillini nei palazzi del potere, un tempo solo ‘portavoce’ della base, oggi in maggioranza nel sostegno al governo Draghi.

La "scatoletta di tonno", quella che i pentastellati degli esordi si erano ripromessi di aprire, entrando in Parlamento nel 2013, è ancora lì, intonsa: i grillini oggi ne sono la fetta più robusta. Ma da ieri sera, di fatto, ci sono due M5s: quello di Conte e quello che, presumibilmente, fonderà l’ultimo transfuga, appunto Casaleggio Jr insieme ad Alessandro Di Battista e ai duri e puri che ci staranno. Con un nodo che, tuttavia, resta da sciogliere: che fine farà il simbolo e chi lo userà?

Intanto, comincia il cammino di Giuseppe Conte che ieri ha raggiunto di persona l’accordo con Rousseau sulla consegna dei dati degli iscritti necessari per la sua elezione a leader.

"Il tempo dell’attesa è finito – ecco le parole dell’ex premier –. Abbiamo raggiunto l’accordo con Rousseau e ci hanno consegnato i dati degli iscritti al Movimento. Parte una nuova fase che mette fine alle varie pendenze, onorando i pagamenti". "Adesso più che mai – gli ha fatto eco il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio – dobbiamo fare squadra, coinvolgendo tutti. Con Conte possiamo rilanciare il MoVimento, ora dobbiamo sostenerlo e blindare la sua leadership. Uniti possiamo ancora fare tante cose utili per gli italiani".

Da ieri, dunque, la piattaforma Rousseau è stata azzerata, i suoi servizi sono stati bloccati perché, senza il database degli iscritti, è di fatto un involucro senza contenuto, con Conte che - di contro - si prepara al futuro chiamando a raccolta le ’sue truppe’.

"Ci prendiamo solo qualche giorno per verificare i dati e predisporre tutte le attività preliminari alle operazioni di voto – ha spiegato –. Subito dopo presenteremo il nuovo Statuto e la Carta dei principi e dei valori. È tempo di lavorare per ‘realizzare l’impossibile’".

Amaro, invece, l’addio di Casaleggio: "Se si cerca legittimazione politica in un tribunale – ha commentato –, vuol dire che la democrazia interna è fallita". Ma per Conte è già tempo di tracciare la rotta del futuro, anche se i gruppi parlamentari ribollono comunque, nonostante la svolta e non tutti sono dell’opinione che sia stata "buona cosa" lasciare che Casaleggio se ne andasse. I termini finanziari dell’intesa non sono al momento noti. Conte e Rousseau avrebbero chiuso, secondo alcune indiscrezioni, a una cifra attorno ai 250mila euro, da pagare in un certo periodo di tempo da parte del nuovo M5s al quale gli eletti devono, mensilmente, mille euro. La piattaforma Rousseau sarà sostituita da quella fornita, con tutta probabilità, dalla Isa srl, società con sede a Viterbo; sarà una piattaforma tecnica, il M5s avrà una sede fisica (a Roma, a due passi da Montecitorio), una segreteria e una scuola di formazione. Su cosa, si vedrà.