Rottamazione auto, bonus anche per l’Euro 6

Approvato un emendamento al dl Rilancio: sconto di 3.500 euro, 4mila per le elettriche. Basta disfarsi di mezzi con più di dieci anni

Auto elettriche, un mercato in affanno

Auto elettriche, un mercato in affanno

All’ultima curva del decreto Rilancio, in Commissione Bilancio alla Camera spuntano incentivi fino a 3.500 euro per chi acquista un’auto euro 6. L’emendamento, approvato ieri sera, prevede un bonus statale di 1.500 euro, se il venditore fa uno sconto di almeno altri 2.000 euro, per chi rottama un mezzo vecchio almeno di dieci anni. L’incentivo è dimezzato senza rottamazione. E si rafforza per gli ultimi cinque mesi del 2020 anche il contributo per ibride ed elettriche che aumenta di 4mila euro (2 mila statali e 2mila del produttore) rispetto ai 6mila già previsti adesso. Anche in questo caso se non c’è rottamazione il contributo si dimezza.

Prende forma, insomma, un inizio di pacchetto auto, finalizzato allo smaltimento dell’invenduto nei saloni e a dare un primo ristoro a uno dei settori, quello dell’automotive, più colpiti dall’emergenza Coronavirus. Una novità dell’ultim’ora che si accompagna ad altre modifiche al provvedimento del governo introdotte nella volata finale verso l’aula: dal via libera all’eco-bonus del 110% anche per le seconde case alla proroga dei congedi parentali alla fine di agosto, dalla creazione di un fondo per il raddoppio, sostenuto da un emendamento di Giorgia Meloni, da 285 ad almeno 516 euro circa delle pensioni di invalidità (come previsto da una recente sentenza della Corte costituzionale) all’aumento dei fondi per i comuni dichiarati zona rossa, fino al raddoppio (contestato dai grillini) dei fondi per le scuole paritarie che arrivano in tutto a 300 milioni, all’estensione del fondo per il bonus bici di ulteriori 20 milioni e alla proroga automatica dei contratti a termine per i periodi di sospensione. Una soluzione, quest’ultima, caldeggiata dal Pd ma che rischia di trasformarsi nell’ennesimo vincolo e in un nuovo costo per le imprese, perché di fatto diventa un automatismo a spese dei datori di lavoro.

Ma torniamo al capitolo auto. Gli incentivi vengono previsti anche per i veicoli euro6 a benzina o diesel, a patto che le emissioni si fermino al massimo a 110 grammi di Co2 a chilometro. Lo Stato concede un bonus da 1.500 euro a fronte di uno sconto del venditore di altri 2mila euro. Il bonus si dimezza senza rottamazione di mezzi vecchi almeno di 10 anni. Il bonus vale per gli acquisti tra il 1° agosto e il 31 dicembre 2020 di auto con limiti di emissioni tra 61 e 110 grammi a chilometro e con prezzo fino a 40mila euro (al netto dell’Iva). Per ibride ed elettriche il contributo aumenta di 4mila euro in caso di rottamazione e 2mila senza. Nel dettaglio, in caso di rottamazione, l’incentivo per le auto con emissioni tra 0 e 20 grammi al km di Co2, ora a seimila euro, sale quindi a 10mila euro (di cui 2mila a carico del venditore), mentre per veicoli con emissioni tra 21 e 60 grammi al km si passa dagli attuali 2.500 euro a 6.500 euro. Tagliati del 60% i costi del passaggio di proprietà.

Sempre in ambito green si amplia, come anticipato più volte, la platea del maxi bonus del 110% per le ristrutturazioni ambientali e antisismiche, che si potrà applicare anche ai lavori di efficientamento energetico sulle seconde case - escluse ville e castelli ma incluse le villette a schiera. Rivisti al ribasso, però, i massimali dei vari interventi. Associazioni sportive e società dilettantistiche potranno usufruire dell’incentivo per ristrutturare gli immobili o i locali adibiti a spogliatoi. Mentre viene confermata la possibilità di applicare il maxi-incentivo anche ai casi di demolizione e ricostruzione degli immobili e alla differenziazione dei massimali in relazione alla differente tipologia di lavori e di fabbricati.

Il capitolo ammortizzatori, infine, contempla possibilità di utilizzare senza interruzioni le 9 settimane aggiuntive finanziate con la maxi-manovra da 55 miliardi, per evitare buchi.