Roma, voragine vicino al Colosseo. E a Catania crolla palazzina

Nella capitale via Marco Aurelio chiusa al traffico e 15 persone evacuate per un cedimento strutturale. A Catania cede cortile e un appartamento, si sospetta per i lavori della metro

La buca in strada a Roma, il crollo a Catania (Dire)

La buca in strada a Roma, il crollo a Catania (Dire)

Roma, 20 gennaio 2020 - L'Italia si sta sbriciolando? Sembrerebbe, visto che in poche ore si assistono a crolli a Roma e Catania. In Sicilia è successo nella notte: parte di una palazzina è collassata costringendo all'evacuazione di sette famiglie. Meno impressionante - stando alle foto - ma altrettanto grave l'episodio della Capitale, dove alle 8.45 di stamattina s'è aperta una voragine nel manto stradale in via Marco Aurelio, a due passi dal Colosseo. Non è la solita buca: la strada è stata chiusa e tutte le famiglie di una palazzina sono state evacuate. La sindaca Virginia Raggi si è recata sul posto

Voragine vicino al Colosseo a Roma. Strada chiusa, palazzo evacuato (Ansa)
Voragine vicino al Colosseo a Roma. Strada chiusa, palazzo evacuato (Ansa)

Roma, il piano stradale interamente inclinato

Il buco nell'asfalto si è aperto in Via Marco Aurelio 20, dove alle ore 8.45 circa è intervenuta una squadra di Vigili del Fuoco. Il problema è che la voragine si è aperta a ridosso di un edificio di quattro piani con 24 appartamenti. In via precauzionale sono state evacuate tutte le famiglie per un totale di una quindicina di persone. 

La strada - da via Claudia a via Ostilia - è stata temporaneamente chiusa al traffico dalla Polizia di Roma capitale del gruppo Trevi. L'evacuazione dello stabile si sarebbe resa necessaria al termine del primo intervento dei Vigili del fuoco, che hanno riscontrato un cedimento strutturale della palazzina.   Al momento gli evacuati hanno trovato riparo all'interno del vicino commissariato Celio.

Il piano stradale nei pressi della palazzina evacuata è quasi interamente inclinato. Un cedimento del manto stradale di circa 40 metri quadrati che ha riguardato la quasi totalità della strada di via Marco Aurelio, all'incrocio con via Claudia. L'area che ha ceduto, secondo fonti di Polizia locale, è delimitata da lunghe e profonde crepe.

Gli evacuati: colpa dell'acqua o della Metro C?

Gli inquilini del palazzo evacuato hanno una loro verità da denunciare: "Per noi è colpa dei lavori della Metro - dicono - Mi sembra una strana coincidenza...". In effetti via Marco Aurelio 20 dista solo 50 metri dal cantiere della Metro C di piazza Celimontana. Melissa, ragazza milanese inquilina di un appartamento al quarto piano dello stabile racconta: "Ieri sera c'è stato un problema con il gas, una perdita, i tecnici sono intervenuti e hanno lavorato. Poi stamattina non avevamo nemmeno l'acqua. Quando sono uscita stamattina alle 8, ho visto la voragine transennata, ma poco dopo mi hanno detto che non potevo rientrare in casa e hanno transennato tutto. Mai vista una cosa del genere", conclude.

La pensa diversamente Paolo Gelsomini, inquilino al II piano del palazzo evacuato che si definisce ironicamente "architetto sfollato":  "Da anni abbiamo problemi con l'acqua - confida - Da un decennio segnaliamo al Comune, ai vigili urbani e al Municipio pozze d'acqua, tracce di umidità di risalita esterne, sui muri, e ad agosto scorso, proprio all'angolo di via Marco Aurelio con via Ostilia, a pochi metri dal portone, e di fronte, sono stati fatti degli scavi per dei lavori di manutenzione alle tubature".  E continua: "Qui non ci sono caditoie funzionanti e le pendenze a mio avviso sono sbagliate. La cosa più ovvia è che c'erano delle perdite d'acqua nelle condutture, che piano piano hanno ammollato il terreno. La speranza è che la stessa sorte non l'abbia l'area nella quale poggiano le fondazioni. Il danno al momento è infatti superficiale, iniziato da un tubo di gas che aveva terreno sopra e sotto e che probabilmente ha ceduto quando quello sotto si è ritirato per il lavoro dell'acqua, causando così la perdita di gas". 

Catania, crolla parte di una palazzina

A Catania è successo che una parte di una palazzina è crollata la notte scorsa nella zona tra via Castromarino e via del Plebiscito. Sul posto sono al lavoro i vigili del fuoco, allertati da un residente comprensibilmente preoccupato. In particolare è andato distrutto un appartamento che, ha riferito il proprietario alla polizia, non era abitato da circa un anno. Per precauzione i vigili del fuoco hanno fatto evacuare una quarantina di persone (sette nuclei familiari) e stanno eseguendo controlli tra le macerie con i cani alla ricerca di eventuali dispersi. 

Tra gli evacuati, venti si sono trasferiti da parenti e amici, e altrettanti  hanno trovato alloggio in strutture ricettive della zona. Sul posto accertamenti dei vigili del fuoco sulla stabilità del palazzo. Da un primo esame emerge che il cortile del palazzo di 300 metri quadrati sia collassato in una voragine di 2-3 metri trascinando parte della struttura.

Il capo dei Vigili de fuoco di Catania Giuseppe Verme spiega: "Per fortuna in quel momento i sopralluoghi in quella zona si erano conclusi e non c'era nessuno dei vigili del fuoco all'opera né abitanti nell'edificio. Abbiamo messo al sicuro tutti i presenti, e una persona l'abbiamo soccorsa da un balcone, perché le scale interne non erano utilizzabili". A causare il crollo "è stato un cedimento fondale -  precisa Giuseppe Verme - Si è creata una voragine che ha tirato giù una parte della parete collassata poi sul cortile".

Al vaglio dei vigili del fuoco l'ipotesi, non ancora confermata, che il crollo possa essere legata al un cedimento del terreno dopo i lavori per la realizzazione nel sottosuolo della metropolitana