No vax rubano foto di bimbo vaccinato su Facebook. Insulti e minacce al papà medico

Il professionista ha querelato 250 persone. "Andrò fino in fondo. I piccoli vanno tutelati con il vaccino". Genitori sotto protezione

Medico posta la foto del figlio vaccinato: insulti e minacce (repertorio)

Medico posta la foto del figlio vaccinato: insulti e minacce (repertorio)

Roma, 21 dicembre 2021 - Insulti e minacce per aver vaccinato il figlioletto di sei anni e aver postato la foto sul profilo privato di Facebook con "l'obiettivo di dare più tranquillità agli altri genitori. Lo dico da medico".  È deciso ad andare fino in fondo il chirurgo romano bersagliato da un sito no vax. La foto del figlio è stata rubata e ha scatenato centinaia di  reazioni pesantissime. Il professionista si è affidato all'avvocato Flavio Nicolosi che è riuscito a risalire all'amministratore della pagina e lo ha diffidato, intimandogli di rimuovere subito il post. 

Intanto sono 250 le persone querelate, gli autori dei messaggi più gravi arrivati alla famiglia. Immediate, dopo la denuncia presentata dal papà del piccolo, il blocco da parte della polizia, con la cancellazione della foto sulla pagina anti vax, e l’attivazione di una protezione per i genitori.

Alcuni degli insulti riservati al medico che ha postato la foto del figlio vaccinato
Alcuni degli insulti riservati al medico che ha postato la foto del figlio vaccinato

"Ho fatto tante battaglie sul vaccino, ero già nel mirino dei no vax - spiega il dottore al telefono -.  Mi tenevano d'occhio. La foto era visibile solo ai miei contatti.Qualcuno di loro ha fatto uno screenshot e l'ha condiviso.  E sono piovuti insulti e minacce. Parole come "lo veniamo a prendere", "siete delle m...", e ancora offese a mia moglie".

Certo il clima nella capitale è pesante anche nella categoria, come dimostra anche l'invasione dei medici no vax al congresso, sono volati insulti e spintoni.

"Chi ha condiviso la foto - spiega ancora il medico - ha ingrandito una lacrima che si vedeva agli occhi di mio figlio, che aveva sentito male per la puntura. Il commento sotto diceva, post muto. Come a voler sottolineare la violenza della vaccinazione".

In questo momento, osserva Mezzana, “la propaganda no vax è concentrata sui bambini. Non mi sono mai sottratto al confronto e, in questi mesi, vista la mia palese battaglia pro-vaccini, di insulti ne avevo ricevuti, senza dargli particolare importanza. Ma ora si è largamente superato il limite. La vaccinazione pediatrica è importantissima. Usare i bambini in questo modo non ha senso ed è inaccettabile. Si capovolge la logica: i figli si proteggono con il vaccino non certo sottraendo loro l’opportunità di tutelarsi dal virus”, aggiunge Mezzana, sottolineando che “le persone che si sono ‘esercitate’ nelle aggressioni sulla tastiera e hanno rubato la foto di un minore dovranno risponderne". 

Ma cosa rischiano gli autori dei messaggi?  "Ci sono vari profili di responsabilità - chiarisce l'avvocato Nicolosi -. Si va dalle minacce gravi alla diffamazione all'istigazione fino alla violazione della privacy, perché il profilo è privato".