L’Italia ha inoltrato la richiesta di estradizione, e ora si attende la risposta del Brasile, che quasi certamente sarà negativa. L’atto riguarda Robson de Souza Santos, o più semplicemente l’ex calciatore di talento Robinho. La Cassazione ha da tempo confermato i 9 anni per una violenza sessuale di gruppo commessa quasi dieci anni fa a Milano, quando giocava nel club rossonero. La ministra Cartabia a fine settembre ha trasmesso la richiesta di estradizione alle autorità brasiliane. È molto probabile che gli atti non verranno mai consegnati, perché la Costituzione brasiliana non consente l’estradizione di propri cittadini per questo genere di reati commessi all’estero. Se venisse rintracciato in un altro Paese, però, l’ex calciatore potrebbero essere arrestato.