Mercoledì 24 Aprile 2024

Roberta Ragusa sparita, il marito in cella. "Vista in Liguria: caso da riaprire"

Pisa, un anno fa la condanna di Antonio Logli per omicidio. La difesa: abbiamo nuovi testimoni. Depositato il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Il corpo non è mai stato trovato

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La mamma uscita in pigiama e ciabatte nel cuore della notte freddissima tra il 13 ed il 14 gennaio 2012 e da allora diventata un fantasma, è viva e si è fatta una nuova vita altrove? Di avvistamenti, in questi anni, si è parlato a più riprese. Anche di uno che indicava Roberta Ragusa a Cannes in compagnia di un’uomo.

Ma nessuno di questi ha mai intaccato il percorso giudiziario che ha visto la condanna del marito Antonio Logli, 57 anni, a vent’anni di carcere per omicidio volontario e distruzione del cadavere, incastrato da un testimone ritenuto chiave e da diverse anomalie del suo comportamento. Anche se com’è stata uccisa Roberta Ragusa resta un mistero alla stregua del luogo dove sarebbe stata soppressa. È il giallo di San Giuliano Terme, nel Pisano, entrato, negli anni, nelle case di tutti gli italiani che oggi registra un nuovo avvistamento.

Traccia che stavolta entra nelle carte che il team difensivo di Antonio Logli (l’avvocato Enrico Di Martino e la criminologa Anna Vagli) ha depositato nel ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo e finalizzate anche a giocare la carta dell’istanza di revisione del processo a un anno dalla condanna in Cassazione del loro assistito e marito della donna scomparsa nelle stesse ore in cui la Costa Concordia s’incagliò su uno scoglio davanti l’Isola del Giglio.

È stato proprio Logli, dopo essere entrato in cella, a nominare un nuovo legale, gridando nelle lettere dal carcere "sono innocente" e chiedendo che fosse fatto tutto il possibile per dimostrare che lui, con la scomparsa della moglie, non c’entra nulla anche se, quasi subito, portò la sua amante in casa.

Testimoni mai sentiti sono stati trovati ed ascoltati dai difensori di Logli. E due nuove piste investigative si starebbero aprendo per offrire ai giudici un diverso copione della scomparsa di Roberta Ragusa. "Riteniamo di avere almeno due nuove piste, mai vagliate prima, che dimostrerebbero una volta per tutte l’estraneità di Logli alla scomparsa della moglie e che la verità, dopo otto anni, debba cercarsi altrove - spiega la criminologa Anna Vagli -. Posso riferire che i nuovi testimoni sono toscani e che l’avvistamento invece è avvenuto in Liguria, l’estate scorsa, da parte di una persona che ora ci ha cercato: Roberta sarebbe stata vista da sola". Il giallo resta in piedi.

Per la legge, invece, per tre gradi di giudizio Logli è ritenuto l’assassino della moglie. Logli viene condannato in via definitiva a 20 anni di reclusione il 12 luglio di un anno fa, per omicidio e distruzione di cadavere.