Lunedì 14 Luglio 2025
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

Roberta Bruzzone: “Non solo Garlasco, tante riaperture di casi sono strumentali. E lasciano ombre per sempre”

La criminologa: come si fa a dire che solo chi arriva per ultimo capisce tutto? “Sugli indagati resta un peso per sempre, penso all’omicidio di Lidia Macchi. E poi tante nuove indagini finiscono in niente”

Roberta Bruzzone: “Non solo Garlasco, tante riaperture di casi sono strumentali. E lasciano ombre per sempre”

Roma, 1 giugno 2025 – Garlasco, Resinovich, omicidio Mollicone, giallo Murgia. Roberta Bruzzone, criminologa e psicologa forense, 25 anni di lavoro sul campo: perché tanti grandi casi di cronaca sembrano non chiudersi mai?

“In generale, ci sono vicende che qualcuno ha interesse a far riaprire, molte volte in maniera strumentale. Quasi sempre finiscono in un nulla di fatto. Il problema è capire perché c’è questo andamento. Chiaro che qualunque indagine al mondo ha dei margini di incertezza. Perché gli esseri umani non sono creature perfette. E riapertura non vuol dire che si arrivi a ridisegnare una verità diversa. Tanti casi, poi, sono stati richiusi”.

Roberta Bruzzone, criminologa e psicologa forense, da 25 anni indaga sui fatti di cronaca
Roberta Bruzzone, criminologa e psicologa forense, da 25 anni indaga sui fatti di cronaca

Nel frattempo ci va di mezzo la vita delle persone.

“Che tante volte potrebbero essere completamente estranee ai fatti. Le riletture che vengono date, soprattutto a molti anni di distanza, possono essere anche fuorvianti. Perché servono elementi incontrovertibili per dimostrare un’ipotesi. Chiaro che più il tempo passa e più incertezze ci sono state nelle fasi iniziali...”.

L’ultima svolta è stata sulla morte di Manuela Murgia, in Sardegna.

“Sedici anni, venne trovata in fondo a un canyon e all’epoca, nel ’95, si concluse: è suicidio. Più volte la famiglia aveva tentato di far riaprire le indagini, senza successo. Ora riparte tutto da una consulenza tecnica che rivisita alcune informazioni sulla carta e ipotizza una violenza sessuale che non vide chi all’epoca esaminò la salma. Quanto è affidabile questa valutazione? Oggi si vanno a indagare abiti nella disponibilità dell’ufficio reperti, ma hanno 30 anni. Se da quella ricerca non salta fuori niente, la persona tirata in ballo rimarrà con un’ombra sulla testa per tutta la vita. Perché una volta che vieni iscritto sul registro degli indagati... Pensiamo a Lidia Macchi”.

Binda condannato all’ergastolo, poi assolto. Assassino mai trovato.

“In primo grado Binda è stato condannato per una lettera che dal punto di vista giudiziario ha fatto storcere il naso a più d’uno. Io ero tra quelli che sostenevano, non si può portare a processo una persona sulla base di un elemento del genere, a tanti anni dai fatti. Morale? Condanna in primo grado, assolto in Appello e in Cassazione con tante scuse. Ma nel frattempo si è fatto anni di carcere”.

Le piste alternative su Garlasco la convincono?

“Una più surreale dell’altra, stanno venendo a galla come i pesci morti. Ci sono testimonianze inutilizzabili, come un de relato al cubo. Poi: hanno trovato cose nella roggia. Proviamo a dragare a campione i canali di tutta Italia, vediamo cosa salta fuori”.

Le ultime indagini sono sempre le migliori?

“Ma chi l’ha detto? Come si fa a dire che gli investigatori e il magistrato di oggi sono più in gamba di quelli di ieri? Ci può essere una rilettura dei fatti, bene. Ma non è che gli ultimi che arrivano sono dei fenomeni e tutti gli altri non hanno capito niente”.

Questo schema in realtà sembra ripetersi anche nel caso Resinovich, tra prima e seconda consulenza.

“Anche qui ci sono aspetti diciamo un po’ sconcertanti. La prima autopsia di un medico legale che esamina la salma subito dopo il ritrovamento, ancora in buone condizioni, dà una serie di valutazioni sensate, in base ai parametri dell’epoca. Poi abbiamo una seconda autopsia che va a lavorare su parametri forzatissimi. Che Liliana Resinovich sia rimasta nel bosco per oltre 20 giorni, senza alcun segno di putrefazione e senza neanche la pizzicata di una formica, è qualcosa di veramente incredibile, prima di tutto sotto il profilo scientifico”.