Giovedì 18 Aprile 2024

Rivoluzione Valditara. Da settembre i 40mila prof tutor. "A ognuno 4.700 euro in più"

Saranno stanziati 150 milioni, si comincia con gli ultimi tre anni delle scuole superiori. Il ministro: questi docenti dovranno aiutare i colleghi a personalizzare la formazione degli studenti

Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione e del Merito

Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione e del Merito

"Rivoluzione" e "formazione", parole grosse. Le pronuncia il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara nel comunicare la novità in arrivo dal prossimo settembre: docenti tutor e docenti orientatori – figure di supporto da sperimentare sul campo. Grazie a uno stanziamento di 150 milioni di euro, i tutor (40mila) e gli orientatori (almeno uno per istituto, secondo le anticipazioni dell’Anief) saranno operativi già da settembre. Per ora l’innovazione si concentrerà sul triennio conclusivo delle scuole superiori, e poi, negli anni successivi, dovrebbe estendersi alle medie.

"Il tutor avrà la straordinaria possibilità, insieme con i suoi colleghi, di personalizzare la formazione dei ragazzi – dichiara il ministro in diretta web – e nello stesso tempo di favorire il recupero dei ragazzi che magari sono un po’ indietro nella preparazione". Oppure di stimolare "quei ragazzi che in classe si annoiano perché sono molto avanti". Ancora: "Il tutor sarà un docente particolarmente formato in materie psicopedagogiche" e con buone possibilità di integrazione salariale: "Oltre 4.700 euro per l’attività curriculare", dettaglia il ministro. Ci saranno poi "circa 3mila euro ulteriori per l’attività pomeridiana" senza alcuna preclusione disciplinare. Si andrà dall’italiano alla matematica. "I docenti delle singole materie dovranno partecipare", precisa Valditara. Anche per loro infatti "ci saranno risorse" grazie a uno specifico fondo da 300 milioni di euro.

L’orientatore aiuterà invece gli studenti a compiere scelte in linea con le rispettive aspirazioni, potenzialità e progetti di vita, alla luce dei diversi percorsi di studio, ma anche dalle opportunità offerte da università e mondo produttivo.

Nell’ambizione di Valditara "trovare soluzioni modellate sui talenti di ciascuno" costituirebbe la prova effettiva "dell’introduzione del merito" nei percorsi didattici. Senza contare poi la consulenza assicurata dalle nuove figure a studenti e famiglie nel momento delle scelte o del recupero. Altro che ripetizioni a caro prezzo: "Veniamo incontro alle esigenze di quei ragazzi che magari rischiano di rimanere sulla strada il pomeriggio perché i genitori lavorano o non hanno la possibilità di pagare docenti di supporto – esemplifica il ministro –. Al pomeriggio questi ragazzi avranno l’opportunità di approfondire e studiare con insegnanti appositamente pagati, sotto coordinamento dei tutor e d’intesa con gli altri docenti".

Le candidature ai primi corsi di formazione per tutor e orientatori (20 ore gestite da Indire) si chiudono in maggio e vanno presentate attraverso le scuole. Saranno poi i singoli istituti a organizzare il servizio. E qui la novità appena presentata sarà messa concretamente alla prova dall’autonomia degli istituti scolastici, degli studenti e delle famiglie. Il 2023-2024 avvierà il processo. "Fidatevi", chiede a tutti Valditara. Sarà "una grande alleanza, una grande collaborazione tra docenti, dirigenti scolastici, famiglie, parti sociali e ministero: tutti insieme per il futuro dei nostri ragazzi, perché la scuola è il pilastro fondamentale della nostra società".