Venerdì 19 Aprile 2024

Rivoluzione Twitter Musk prende il timone "Ora il social è libero" Esultano Trump e Putin

L’Unione europea avverte: dovrete seguire le nostre regole. Tra i soci di mister Tesla nell’operazione c’è anche Unipol

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di Elena Comelli

Elon Musk alla fine ha conquistato Twitter, in una discussa operazione da 44 miliardi di dollari. E si è messo subito al lavoro per trasformare il social network in quello che rischia di diventare un podio per tutti i propalatori mondiali di fake news, tra gli applausi del Cremlino e di Donald Trump, in coro con il vicepremier italiano Matteo Salvini. Il suo primo intervento, dopo la defenestrazione di tutti i vertici della piattaforma – a partire dal Ceo, Parag Agrawal – è stato di ripristinare l’account del rapper Kanye West, ora noto come Ye, bandito da due settimane per i suoi commenti antisemiti.

"L’uccellino è stato liberato", ha commentato il miliardario sudafricano, che ha già cambiato il suo status sul profilo in Chief Twit, annunciando così la conclusione di una saga durata mesi, che ha coinvolto diversi investitori, di cui Unipol è l’unico italiano, con una partecipazione molto piccola, sotto l’1%. L’ingresso di Unipol appare dettato dalla scelta di espandersi verso una serie di ecosistemi industriali contigui al core business assicurativo, all’interno dei quali la leva tecnologica riveste un ruolo fondamentale. Musk ha rassicurato gli inserzionisti, preoccupati che il cambio di proprietà porti alla diffusione di contenuti controversi e tossici, destinati a far calare gli utenti: "Non diventerà un inferno aperto a tutti". Ma già alle prime battute di questa saga, nell’aprile scorso, non appena si prospettò l’ipotesi del suo arrivo ci fu un primo esodo di utenti Twitter verso il rivale Mastodon. "Sono molto contento che ora Twitter sia in mani sane e non sia più guidata da lunatici e maniaci della sinistra radicale", ha commentato da parte sua Trump, che era stato bannato dalla piattaforma nel gennaio 2021 per la campagna di fake news con cui aizzò l’assalto al Campidoglio.

Entusiasta anche Dmitry Medvedev, ex capo di Stato e ora vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, che ha augurato a Musk "Buona fortuna nel superamento dei pregiudizi politici e della dittatura ideologica su Twitter. E smetti di fare affari con Starlink in Ucraina". Come Trump e Medvedev, esulta anche Salvini: "Buona notizia per la rete, per la Democrazia e la libertà. Adoro Elon Musk", ha cinguettato il capo della Lega.

Di tutt’altro avviso le istituzioni europee: "L’uccellino in Europa volerà secondo le nostre regole", è la pungente risposta – proprio via Twitter – del commissario europeo al Mercato interno Thierry Breton, condita dall’hashtag Dsa, il Digital Services Act, ovvero la legge che definisce la responsabilità delle aziende Internet sui rischi legati a forme di espressione illegali, divisive o pericolose. Il governo tedesco, da parte sua, ha avvertito che monitorerà "molto da vicino" lo sviluppo della piattaforma, prima di decidere se mantenere i propri profili. "Con questo non voglio lanciare minacce o fare previsioni, dico solo che questi interrogativi sorgono naturalmente", ha detto ieri il portavoce del governo, Steffen Hebestreit. L’operazione è infatti sui generis: non si tratta della società di un miliardario che acquista un’azienda, ma dell’uomo più ricco del mondo che compra personalmente una piattaforma di dibattito utilizzata regolarmente da 240 milioni di utenti. E anche se ha coinvolto altri investitori, Musk ha l’assoluto controllo della piattaforma. Tanto è vero che lo sta già esercitando.