Venerdì 19 Aprile 2024

Rivolta per la mini multa ai No vax Solo 100 euro. Ma Palazzo Chigi resiste

Sanzione una tantum agli over 50 che non vogliono vaccinarsi. Medici e infermieri guidano la protesta

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di Alessandro Farruggia

Un buffetto sulla guancia. Una puntura di spillo. La multa di cento euro una tantum per sanzionare dal primo febbraio i Nov vax ultracinquantenni che si sotrarranno all’obbligo vaccinale non servirà a nulla se non a irritarli. È puramente simbolica, a confronto di quanto previsto dall’Austria dove la multa per chi non si sottoporrà a vaccinazione entro il 15 marzo sarà pari a 600 euro, somma che sarà richiesta ogni tre mesi. Nel Paese chi rifiuterà il vaccino rischia quindi di dover sborsare una multa annua fino a 2.400 euro, che oltretutto in caso di non pagamento salirà a 3.600 euro. Persino la Grecia, dove il costo della vita è molto minore, farà pagare 100 euro sì, però al mese.

Ma la poltica è l’arte del possibile e l’eterogenea maggioranza del governo Draghi pone dei paletti. E così, pressato dai contrari a sanzioni vere (Lega e M5s), a ieri sera il governo non cambia minimamente linea e conferma la mini sanzione, facendo circolare una nota informale che ricorda come ai 100 euro si aggiungano la sospensione dallo stipendio se l’obbligato al vaccino è un lavoratore, la sanzione da 600 a 1500 euro se viene colto sul posto di lavoro senza Pass rafforzato e Le sanzioni (da 400 a 1000 euro) previste per chi non accede a una lunga serie di servizi e attività senza avere il greenpass rafforzato.

Ad essere indignati dei 100 euro ai No vax sono prima di tutto medici e infermieri. Duro il virologo Roberto Burioni: "Dare a chi evade l’obbligo vaccinale una multa (100 euro) una tantum più o meno equivalente a due divieti di sosta (41 euro x 2) rende l’obbligo stesso una grottesca buffonata. Dispiace vederla arrivare da un governo che si credeva serio". Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, fa parlare i numeri in un laconico post su Facebook: "Guida senza cintura di sicurezza: sino a 323 euro; telefoni e dispositivi elettronici alla guida: da 165 a 661 euro; rifiuto vaccino obbligatorio: 100 euro una tantum". È un coro.

"Trovo che sia una multa assolutamente ridicola" taglia corto Massimo Galli, già direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano. "È un obbligo da ridere. Uno spende di più se gli rimuovono la macchina. Un No vax dice: te li pago e buonanotte" osserva il virologo Andrea Crisanti.

Bocciatura anche da parte della Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo), che non vede nella sanzione un deterrente utile per i cosiddetti esitanti: "Non basta ed è inefficace – afferma il presidente Filippo Anelli –. Ne va della credibilità dello Stato. Servono meccanismi e sanzioni molto più pesanti e bisogna creare una rete di monitoraggio che consenta il rispetto della norma. Pagare 100 euro non sarà credo un deterrente, visto che per fare i tamponi frequentemente si spende anche di più".

Martina Benedetti, diventata infermiera simbolo della prima ondata Covid dopo aver pubblicato su Instagram la foto del suo viso segnato dalla mascherina indossata per ore nel reparto Covid è amareggiata: "Cento euro è il prezzo della nostra salute. Delle nostre vite. Dei sacrifici che facciamo da due anni. Scelte assurde che ricadranno sulle nostre schiene già gravate da due anni di fatica. Per l’ennesima volta saremo noi frontliners a pulire tutto il fango derivante dall’assenza di decisioni forti e coraggiose". "È una presa in giro, non è un decreto per l’obbligo vaccinale, è una vera presa in giro per i vaccinati", rincara la dose l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova