Martedì 23 Aprile 2024

Ritrova la Vespa del papà E 60 anni dopo la ricompra

Un giornalista di Fano: i miei genitori la scambiarono con una carrozzina "Ho incontrato i proprietari per caso in un negozio e oggi lo ’Struzzo’ è mio"

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di Tiziana Petrelli

"Bisogna credere sempre nei propri sogni. Perché a volte si avverano". Il fanese Enrico Fedocci, 51 anni, giornalista del Tg5, è riuscito a riacquistare la Vespa di famiglia scambiata, 60 anni fa dai genitori, con una carrozzina. E così lo ’Struzzo’ dei Fedocci (così viene definita la Vespa Piaggio 150 VL3t del 1956 ) è tornata a casa. O meglio: al momento è nell’officina di un restauratore che la riporterà al suo originario color ecrù.

"Questa vespa fu comprata da mio padre nel 1956 mentre viveva a Torino e frequentava la Scuola d’applicazione per sottotenenti – racconta Fedocci –. Era un ufficiale e, come primo incarico, nel 1958 fu mandato a Fano, nelle Marche, dove conobbe mia madre. Si sposarono nel dicembre del 1959 e nell’ottobre del 1960 nacque mio fratello. Mio padre fu trasferito in Sardegna a comandare la Tenenza dei carabinieri di Iglesias. La vespa non serviva più. Allora i miei genitori scambiarono la Vespa con una carrozzina per mio fratello, dopo aver comprato i mobili per la casa nuova da un giovane arredatore di Fano".

Fedocci ha sentito raccontare questa storia per anni, anche se non sapeva con esattezza chi fosse l’arredatore. "Circa 48 anni dopo andai a comprare i mobili per casa mia in un famosissimo negozio di arredamento di Fano – prosegue Fedocci –. Immaginate la mia sorpresa quando il titolare mi chiese se ero il figlio di Renzo e Paola, i suoi primi clienti che scambiarono una Vespa per una carrozzina. Allora pensavo che non esistesse più. Invece mi disse che ce l’aveva ancora, in un magazzino". Fedocci gli chiese subito di poterla riacquistare, se non l’utilizzava più. "Non mi disse di no, ma neanche di sì perché era ormai del figlio. E così la chiesi anche a lui, ma mi rispose: ‘Se riesco a metterla a posto la tengo. Altrimenti torna a te’. Pensavo fossero solo parole".

Ma a gennaio scorso il destino ha rimescolato le carte. "Il giorno del funerale di mia madre (mio padre era morto già 30 anni fa) – conclude Fedocci –, lo incrocio lungo il corso. Neanche il tempo di salutarci e mi dice: ‘È tua!’. Non ho capito subito che si riferisse alla Vespa. È stata una coincidenza incredibile, lui non sapeva della morte di mia mamma". E così quel giorno entrambi i genitori sono tornati a lui in un’altra forma, più spirituale, ma con papà Renzo sempre in sella alla sua Vespa Struzzo e mamma Paola seduta dietro di lui, all’amazzone.