Ritorno in piazza dopo la pandemia Siena abbraccia il Palio della rinascita

Una corsa ad eliminazione tra ritiri e infortuni. Solo sei cavalli alla Mossa, la vittoria va alla contrada del Drago

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di Pino Di Blasio

Più che il Palio della rinascita è stata una corsa ad eliminazione diretta. Solo sei Contrade tra i canapi, in quattro secoli non era mai accaduto. In Piazza del Campo ieri è andata in scena la versione senese di ’Dieci piccoli indiani’ , il giallo di Agatha Christie. Ma non si è trattato di delitti, piuttosto di una catena di errori e di scelte che in Piazza si sono rivelate azzardate. Alla fine ha vinto il Drago, ma stavolta l’epilogo non basta per raccontare tutto. È una verità parziale, sarà quella che finirà agli archivi. Ma c’è tanto altro da evidenziare per spiegare il finale.

Il primo Palio dell’era d.c., dopo Covid, era partito come il Palio dei debuttanti, con otto cavalli esordienti, sei capitani alla prima Carriera, il mossiere cambiato alla vigilia per un malessere del titolare, un solo fantino che non aveva mai corso. Era anche la prima volta del Palio trasmesso su La7, capace di raddoppiare l’offerta della Rai di 70mila euro per due Palii, e firmare un contratto con il Comune di Siena, il Consorzio Tutela del Palio e il Magistrato delle Contrade da 540mila euro per 4 anni e 8 Palii.

E poi alla fine della roulette di cadute, infortuni, mosse false, esami dei veterinari, ha vinto il fantino con più vittorie all’attivo. Giovanni Atzeni, detto Tittia, che per il Drago montava Zio Frac, un cavallo il cui nome ricorda una canzone di Modugno. È il terzo Palio consecutivo che vince Tittia, aveva già trionfato nelle due Carriere del 2019, a luglio nella Giraffa e ad agosto nella Selva, anche se in questo caso a vincere era stato Remorex scosso. Poi è arrivato il Covid a congelare l’albo d’oro. Ieri sera Tittia ha sorpassato la Pantera, partita prima, davanti a Palazzo Pubblico, e ha resistito al recupero arrembante della Torre, con Scompiglio su Viso d’angelo, grazie ad un allungo da fotofinish.

Si parlava di errori e scelte azzardate all’inizio. Basta un rapido elenco per comprendere come si è arrivati a correre un Palio con sole sei Contrade in Piazza. Il giorno della Tratta, i capitani hanno scelto un lotto con otto cavalli esordienti. E un malore che ha colpito improvvisamente il mossiere Bartolo Ambrosione, ha costretto sindaco De Mossi e capitani a far salire sul verrocchio il vice, Renato Bircolotti. Nelle terza prova cade a San Martino il cavallo della Civetta, che fa una ’derapata’ sul tufo. La Contrada sceglie di cambiare fantino, preferendo Carburo a Bighino e corre la prova generale. Nel corso della quale, il cavallo dell’Istrice si infortuna per colpa di un urto con la Chiocciola a San Martino, dopo una mossa falsa.

Ieri mattina in Piazza del Campo, all’annuncio dei veterinari che Istrice e Civetta non avrebbero corso il Palio perché i loro cavalli erano infortunati, i contradaioli della Civetta hanno inscenato un sit in di protesta, ritardando la provaccia. Superata anche questa turbolenza, si arriva al Palio con otto Contrade. Il mossiere Bircolotti chiama Valdimontone, Bruco, Lupa, Torre, Chiocciola, Drago, Pantera e Leocorno di rincorsa. Non c’è nessuna rivale tra i canapi, la mossa dovrebbe essere rapida, invece il Leocorno finta più volte di entrare e provoca quattro mosse false. Alla fine ci rimette proprio il Leocorno, con Volpino che urta nel verrocchino, perde un ferro ed è costretto a un mesto ritiro dopo 40 minuti di mosse inutili. Si ricomincia con sette Contrade, la Pantera è di rincorsa. Un’altra mossa falsa, Uragano Rosso, cavallo del Bruco, sbatte ai canapi e fa cadere Scangeo. I sanitari entrano in Piazza, soccorrono il fantino, lo portano sotto il palco dei Capitani, ma non ce la fanno a farlo tornare in Piazza. E così anche il Bruco prende la via dell’Entrone e lascia la contesa.

Alla fine si parte, ma sono solo due Contrade a farlo, Pantera e Drago. Le altre sono sorprese, restano ai canapi, anche se la Torre inizia subito la rimonta. Parte prima la Pantera, il Drago la supera a mezzo primo giro, poi rintuzza gli attacchi di Pantera e Torre. Intanto cade anche il Valdimontone a San Martino e il cavallo della Chiocciola si ferma. Vince il Drago per un soffio, l’ultima volta è stato appena nel 2018. Tittia è al suo ottavo trionfo da fantino. Dalle trifore di Palazzo Pubblico Nancy Pelosi, la speaker del Congresso Usa, ha assistito al Palio dei dieci piccoli indiani.