Giovedì 18 Aprile 2024

Ritorno in classe, tanti banchi vuoti Ma il Tar ordina: lezioni in presenza

Bocciata l’ordinanza della Campania. I presidi: tra 7 giorni 200mila scolaresche in Dad. Il ministro: per ora poche assenze

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di Davide Nitrosi

Otto e venti, prima campana, e metti quella mascherina... Era un’altra epoca quando Venditti cantava la scuola. "Migliaia di gambe e occhiali di corsa sulle scale"... Ma dove? "Tra una settimana avremo duecentomila classi in didattica a distanza", annuncia il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli. Tra contagi, quarantene, isolamenti, paure, regole che sembrano un rompicapo la scuola inizia zoppicando.

SCONTRO PRESIDI-MINISTERO

"Il 10% di prof e personale Ata è già assente, circa 100mila persone. E la percentuale è la stessa tra gli studenti", rincara Giannelli. Anche se poi a sentire il ministro Bianchi non è così. "Gli assenti per malattia sono in linea con l’anno scorso – assicura –. Solo il 6% dei docenti è positivo e in quarantena e mediamente solo il 4,5% degli studenti è stato assente". Qui, direbbe Venditti, si sentono i primi vagiti di un Sessantotto. Ma niente assemblee o cineforum: un braccio di ferro tra governo e dirigenti scolastici, molti dei quali avevano chiesto due settimane di Dad per vaccinare i bimbi, fare screening e prepararsi.

L’ARTE DI ARRANGIARSI

Qual è la verità? Che torna in voga l’arte di arrangiarsi. A Como una farmacia regala test per gli studenti; la Provincia di Arezzo ha acquistato e sistemato in tutte le aule delle scuole superiori 678 sanificatori d’aria, in grado di distruggere il 99% dei batteri. A Bari, nel liceo Salvemini, gli studenti hanno redatto report anonimi sullo stato vaccinale dei compagni per aiutare prof e preside...

STATE LONTANI

(ANCHE SE NON POTETE)

Per salvare le lezioni in presenza si fa di tutto. All’istituto Enriques di Castelfiorentino sono stati attaccati nastri adesivi ai banchi per indicare il distanziamento. L’obbligo è di "mantenere la posizione senza fare spostamenti di avvicinamento ai propri compagni". Per chi sgarra scatta una nota disciplinare.

CAPORETTO CAPITALE

Un rapido giro d’Italia fa capire che la situazione non è grave ma potrebbe diventarlo. Prendete il liceo classico Giulio Cesare, a Roma, quello che cantava Venditti. Ieri 66 studenti assenti. E va anche bene. Allo scientifico Avogadro, sempre nella Capitale, quella del primo banco, la più carina, al massimo la vedi ridere su Zoom. La dirigente Katia Tedeschi ha spedito 35 classi su 48 in didattica a distanza.

IL TAR BOCCIA DE LUCA:

TUTTI IN AULA IN CAMPANIA

Intanto in Campania il Tar mette spalle al muro il governatore De Luca che ha chiuso le scuole in presenza fino al 29 gennaio. I giudici accolgono subito i ricorsi dei genitori e del Ministero: stop alla Dad, ripartire in classe.

LOMBARDIA POSITIVA

ALLARME NELL’HINTERLAND

Un salto al Nord, in Lombardia. "Abbiamo 89 positivi su 1.200 studenti, 10 docenti a casa per il Covid, orari ridotti, classi uscite prima, lezioni in Dad da organizzare e siamo alla ricerca disperata di supplenti", sintetizza Matteo Loria, preside a Vigevano e presidente dell’Anp lombarda. In tre Comuni nell’hinterland di Milano (Cisliano, Albairate e Cassinetta di Lugagnano) l’incidenza dei contagi è undici volte superiore la soglia dei 250 casi per 100mila abitanti e le scuole non sono state aperte.

SIT IN PRO DAD

NEL MILANESE

Gli studenti delle scuole superiori di Rho, Parabiago, Legnano (Milano), Busto Arsizio e Saronno (Varese) hanno inscenato sit it. "La Dad non ci piace, ma in un momento di emergenza sanitaria la salute deve essere alla base di tutto".

TOSCANA IN AFFANNO

"Nella mia scuola, l’Itis di Arezzo, il tasso dei contagi non è molto elevato e i docenti in isolamento o quarantena non sono numerosi, ma nella scuola primaria e secondaria di primo grado le cose vanno peggio". Così Alessandro Artini, presidente dell’Anp della Toscana e dirigente dell’Itis Galileo Galilei di Arezzo centra il problema. Tra i ragazzi delle superiori i vaccinati sono tanti, alle medie e alle elementari troppo pochi.

NON FATE L’APPELLO

La Cgil di Firenze conta una media di 5 studenti assenti per classe. Liceo Machiavelli: 250 gli alunni non presenti; Liceo Alberti Dante: il 35% a casa. Salvemini e Artistico: si fa prima a contare i presenti, 150 su 1.700.

CERCANSI SUPPLENTI

E in Emilia-Romagna? A Bologna assenti dal 10% al 14% in media. "Abbiamo fatto i salti mortali – dicono i presidi –: rivedendo orari, posticipando ingressi e anticipando uscite, convocando supplenti, spostando docenti". A Ferrara in alcune scuole manca il 20% di docenti e bidelli. A Reggio Emilia in alcune scuole superiori il 15% dei prof è positivo ed è a casa. A Ravenna le richieste di Dad aumentano di ora in ora.

DATECI LE FFP2:

I LICEALI SCIOPERANO

Ad Ascoli, più che il virus poté la protesta dei liceali: l’80% ha scioperato perché non sono state distribuite le mascherine Ffp2. Che poi non è un problema delle Marche, ma di tutta Italia. "Siamo sommersi da mascherine chirurgiche, ma non abbiamo le Ffp2", sbotta il preside romano Mario Rusconi.

Che fare allora? Oggi si riparte. Otto e venti, prima campana. Compagno di scuola, ti sei salvato o sei in quarantena pure tu?