Ristoranti, dietrofront: massimo 4 a tavola anche in zona bianca. Caos regole

Buffet e consumazioni al bancone: cosa c'è da sapere. In serata confronto tra Regioni e governo per superare il limite al tavolo: verso applicazione solo in zona gialla

Persone in un locale a Campo De Fiori a Roma (Ansa)

Persone in un locale a Campo De Fiori a Roma (Ansa)

Roma, 1 giugno 2021 - Nel giorno in cui riaprono i ristoranti al chiuso e viene sdoganata la tazzina di caffé al bancone del bar, arriva il dietrofront del ministero della Salute sul numero di persone a tavola. Ed è subito caos per le regole, con presumibilmente diversi locali già ad avere prenotazioni 'allargate' per oggi (prefestivo) e i prossimi giorni.

Visite a parenti e amici: diffrenze tra zona bianca e gialla

Dopo che le linee guida delle regioni avevano rilanciato le tavolate, nel silenzio (pareva) assenso del Cts, ecco che Roberto Speranza diffonde una precisazione in cui spiega che "nelle attività dei servizi di ristorazione, il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi". Comunque sono in corso interlocuzioni tra il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, e il governo riguardo la questione del limite al tavolo. Le Regioni ritengono che l'interpretazione del governo sarebbe troppo restrittiva. A quanto si apprende il ministro per gli Affari regionali Gelmini, assieme a Fedriga, sarebbero vicini alla risoluzione del problema sull'interpretazione: il limite massimo di 4 persone, salvo che si tratti di conviventi, si applica 'solo in zona gialla' (art. 27 DPCM 2 marzo 2021). Quindi in zona bianca questa l'interpretazione, dell'ufficio legislativo del Ministero per gli Affari regionali, questa restrizione dovrebbe intendersi superata, ma sono in corso approfondimenti.

Al momento il limite che resta in vigore sia in zona gialla, sia in zona bianca (dove da ieri sono entrate Sardegna, Molise e Friuli-Venezia e Giulia. Il chiarimento del ministero orende come riferimento il Dpcm dello scorso 2 marzo, richiamato dal decreto legge 22 aprile e nella premessa delle "Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali" del 28 maggio.

Sommario

Le riaperture

Oggi, intanto, è un giorno cruciale per le riaperture. Cena e pranzo tornano possibili anche al chiuso con obbligo di distanziamento e mascherina ogni qual volta ci si alza da tavola. Il dispositivo di protezione, va ricordato, deve essere sempre indossato dal personale del locale). Rimane anche il divieto di assembramenti che si traduce nello stop di Speranza alle tavolate.

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Buffet

Non cambia la regola del buffet: il cibo deve essere servito dal personale, i clienti possono servirsi da soli esclusivamente porzioni mono dose. La regola vale nei bar come nei ristoranti.

Consumazione al bancone

Torna possibile consumare caffé e cornetto al bancone del bar, sempre a patto che ci sia il distanziamento di un metro. Motivo per cui "si  e per questo "si deve consentire l'ingresso a un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali". In questo caso la mascherina si può togliere solo quando non si mangia. 

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