Martedì 23 Aprile 2024

Rissa fra calciatori di 12 anni Botte al dirigente a terra

Torino, l’uomo era intervenuto per fare da paciere: ha due costole rotte. Falli a ripetizione, proteste e perfino sputi. Uno spettacolo indecoroso

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Di calcio se ne è visto poco, di spinte, pugni e sputi a valanga. Doveva essere una partita di pallone fra dodicenni, a Riva presso Chieri, nel Torinese, si è trasformata in un’aggressione senza pietà a un dirigente sportivo. La sua colpa? Quella di avere cercato di arginare una zuffa fra baby calciatori, con al centro un atleta in particolare: suo figlio. L’uomo nel corso dell’aggressione ha rimediato due costole rotte e tanta paura. Il bollettino sanitario dice che ne avrà per 28 giorni di prognosi. E chissà se ancora vorrà scendere in campo dopo quello che gli è successo. Tra l’altro a favore di telecamere visto che il video è diventato virale sul web.

Lunedì scorso, festa di Ognissanti, attorno a mezzogiorno nello stadio di Riva era in programma la sfida fra Salice di Fossano e Alfortville, una società sportiva dilettantistica francese che ha sede in una banlieue di Parigi e che ha come presidente onoraria la vulcanica Veronique Rabiot. Tradotto, la mamma-agente del calciatore della Juventus, Adrien.

La partita era valida per il torneo ’Halloween cup’, riservato alla categoria Esordienti. A contendersi la vittoria finale anche squadre blasonate come Juventus, Inter e Milan. Doveva essere una festa dello sport per ragazzini, ma, pochi minuti dopo il fischio d’inizio, si era già capito che nella gara fra piemontesi e transalpini non sarebbe filato tutto liscio. Falli a ripetizione, proteste, cartellini. I giovani del Salice sono stati fin da subito insultati dagli avversari. Il loro allenatore si è beccato addirittura uno sputo.

La situazione, però, è degenerata in seguito a un intervento scomposto di un giocatore francese giudicato irregolare dall’arbitro. A quel punto un avversario del Salice è corso di gran carriera a protestare con l’autore del fallo. Apriti cielo: il ragazzino – perché, ricordiamolo, sono dodicenni i protagonisti di una sfida di pallone degenerata in violenza – è subito stato accerchiato da un gruppo di coetanei transalpini. Parole grosse, minacce, ne è scaturita una zuffa. Vedendo come si stava mettendo la situazione il dirigente del Salice, cuore di padre, ha deciso di entrare in campo per placare gli animi e mettere al sicuro il figlio. Le immagini del video online mostrano l’uomo, Riccardo Allocco – questo il suo nome –, che viene assaltato dai baby giocatori francesi. Lo prendono a calci, lui nella concitazione finisce a terra. E i suoi aggressori continuano a pestarlo. Ancora. A fatica il dirigente è riuscito a sottrarsi alla furia dei ragazzini. Ora medita una denuncia per una partita diventa rissa. Sul ring dei dodicenni.