Venerdì 19 Aprile 2024

Rispunta in video la tennista cinese "Non sono mai stata molestata"

In passato si era rivolta ai social per denunciare le pressioni sessuali dell’ex vice premier Zhang

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Un nuovo filmato di Peng Shuai, la star del tennis cinese che, a inizio di novembre, ha denunciato abusi sessuali dall’ex vicepremier Zhang Gaoli, è stato postato su Twitter da una giornalista del Global Times, tabloid del Quotidiano del Popolo. Mentre permangono i timori sulla sorte dell’atleta, la giornalista Qingqing Chen ha scritto di aver ricevuto da un "amico" un breve video e una foto di Peng – la cui autenticità è difficilmente verificabile – relativi a un evento a Shanghai.

Nel primo, di pochi secondi, Peng sembra parlare con l’icona del basket cinese Yao Ming, classe 1980, famoso per la sua altezza (2 metri e 29) e per essere stato una stella nella Nba. Nella seconda, l’ex numero uno del ranking mondiale di doppio è in posa con Yao, altre due figure sportive cinesi di primo piano, quali la campionessa olimpica di vela Xu Lijia e il giocatore di ping-pong in pensione Wang Liqin. I quattro sono in posa in piedi con il caratteristico e riconoscibile ponte Yangpu sullo sfondo, a Shanghai. Secondo la Cgtn, il network in lingua inglese del canale statale Cctv, l’evento si è tenuto sabato. Peng, ex campionessa di 35 anni di doppio di Wimbledon e di Parigi, si era rivolta ai social media cinesi per affermare che l’ex vicepremier Zhang Gaoli, 75 anni, l’aveva costretta a fare sesso nel corso di una relazione durata anni. Il post, subito rimosso dalla censura, è sopravvissuto come screenshot rimbalzando sui social e Twitter fino a diventare un caso mondiale.

La Women’s Tennis Association (Wta), l’associazione del tennis professionistico femminile, ha chiesto un’indagine sulle accuse di Peng, annunciando a inizi dicembre il clamoroso stop di ogni attività in Cina e a Hong Kong, temendo per la sicurezza di Peng. L’atleta ha anche partecipato a fine novembre a una videochiamata di 30 minuti con Thomas Bach, a capo del Comitato olimpico internazionale, che ha fornito un resoconto considerato dai critici lacunoso.

Ma ieri si è aggiunto un altro tassello a complicare ancor più la vicenda. Peng ha sostenuto in in un video apparso su un media di Singapore di essere stata "fraintesa": "Non ho mai detto o scritto che qualcuno mi abbia aggredito sessualmente". È la prima volta che la campionessa affronta la questione dinanzi alle telecamere e in pubblico. Ma il sospetto che ci sia una ’manina’ delle autorità di Pechino comincia a serpeggiare.